Storia
Nel novembre del 1626 Paolo Boschetti, conte e sacerdote modenese, istituì un luogo per l’educazione di cavalieri e gentiluomini. La formazione si concretizzava nella scuola interna, nello studio delle arti e delle scienze (incluse le lingue straniere) e in attività fisiche. Lunga la lista di personalità che frequentò il Collegio, tra cui – per citarne alcuni – Camillo Molza, Bonaventura Corti, Lazzaro Spallanzani, Ippolito Pindemonte.
Con la fine del ‘700, nel grande sconvolgimento culturale che segna l’intera Europa, il Collegio aprì le proprie porte anche a studenti che non provenivano da famiglie nobili, conservando però l’originaria vocazione, continuando a dedicarsi a quanti avrebbero formato la classe dirigente della società. Nel 1862 le scuole vennero parificate a quelle governative, iniziando così un cammino che un secolo dopo avrebbe trasferito allo Stato la competenza in materia di istruzione (1970). Ma il Collegio non cessò di esistere modificando la propria natura ed assumendo la funzione di Collegio universitario: continuando a perseguire l’originaria missione educativa con nuovi strumenti; formazione ed educazione sono da sempre parole cruciali nella storia del Collegio.
Obiettivo generale del Collegio e della Fondazione è di coniugare tradizione e novità.
Lo studente percepisce la presenza di entrambi gli elementi semplicemente percorrendo i corridoi e le stanze del Palazzo, camminando attraverso la Sala dei Cardinali e giungendo alla moderna palestra. Caratteristica portante della vocazione formativa è l’instaurazione di un vero e proprio patto tra l’istituzione e lo studente, fondato certamente sulle regole formali, ma focalizzate molto più sulla disponibilità a capirsi e a coinvolgersi vicendevolmente.
Ultimo, ma non per importanza, il riconoscimento dei meriti è uno dei valori centrali di orientamento dell’attività del Collegio. Tanto la qualità dello studio, attestata dai risultati accademici, quanto la capacità di vivere in comunità e di confrontarsi con gli altri studenti, sono le basi più solide per un percorso di crescita, di apertura delle vedute, di maturazione.