Oltre alle opere in volume, di Bateson è ora disponibile anche un’antologia di testi curata da un suo allievo, Rodney E. Donaldson, colui che ha realizzato l’Archivio Bateson, accessibile al pubblico presso la biblioteca dell’Università della California, a Santa Cruz. La raccolta attinge al vasto repertorio di articoli, saggi, discorsi, coprendo un arco di circa trentacinque anni e include alcuni lavori già pubblicati come Gli uomini sono erba o “Naven” Epilogo 1958. Data la frequentazione assidua con gli scritti del suo mentore, Donaldson si è mosso con l’obbiettivo di scegliere contributi che permettessero di sviluppare ulteriormente il pensiero di Bateson. La proposta editoriale quindi, è qualitativamente mirata e riproduce nella suddivisione delle tematiche – per indicare la vicinanza di orizzonti fra i due testi -, l’impianto che Bateson aveva approntato per Verso un’ecologia della mente (ed. or. 1972) allo scopo di determinare un livello di lettura non condizionato dall’eterogeneità degli argomenti. In altre parole per indicare che, oltre al libro costituito dai saggi sui più svariati argomenti, era il caso di cogliere i rimandi ad un tema di per sé irrapresentabile, un meta-libro, relativo appunto all’ecologia della mente. Una sacra unità riprende la suddivisione del 1972, fatta eccezione per l’ultima sezione La salute, l’etica, l’estetica e il sacro, che è una responsabilità di Donaldson, inoltre comprende una bibliografia delle opere pubblicate da Bateson, dal 1925 al 1991. L’ecologia della mente (e non è scontato ricordare che mind potrebbe essere tradotto con geist o esprit come nelle versioni tedesca e francese del lemma) è “un nuovo modo di intendere le idee e le menti” e “la natura dell’ordine e dell’organizzazione dei sistemi viventi” ma è meglio non farsi suggestionare dalle definizioni e scoprirla gradualmente come si fa con una dama, seguendo step by step l’affascinante e singolare itinerario di ricerca e di pensiero svolto da Bateson. Sempre un po’ etnografo, anche dopo la ricerca sulla popolazione Iatmul, non solo nel bellissimo e rivoluzionario lavoro di antropologia della psichiatria condotto insieme a J. Ruesch (cfr. La matrice sociale della psichiatria, ed. or. 1951), ma a causa del suo rapporto con la cultura, particolare per la sua capacità di essere un pioniere in quasi tutte le discipline di cui si è occupato, Bateson sta alla cultura occidentale come il cosmo di Kandinski allo spazio moderno. L’eco-filosofia da lui messa a punto, un esempio di filosofia della vita, porge un frutto ancora indelibato alle allegorie e agli orizzonti del post-moderno.