Esistono forze in grado di proporre l”obiettivo della solidarietà e della diversità? E” possibile coniugare tra loro razionalità strumentale e individualismo morale? Come affrontare una “demodernizzazione” e una desocializzazione in cui il sistema e l”attore sono in contrapposizione diretta? Tentando una risposta a tali questioni Touraine sviluppa un”appassionata analisi critica delle democrazie occidentali e del fondamento della nuova modernità (che definisce “bassa”, in quanto successiva a quella “alta” dell”Illuminismo e a quella “media” durante la quale si affermò la società industriale), che non può più essere la legge, ma il desiderio che ha ogni individuo di trovare nella propria vita un giusto equilibrio tra la partecipazione all”universo tecnologico e la mobilitazione di un”identità culturale sfasata rispetto alla razionalità strumentale. Il ricorso al Soggetto è per Touraine l”unica risposta efficace in quanto affermazione dell”individuo come agente delle trasformazioni in corso: il Soggetto non è inteso come riflessione dell”individuo su se stesso, ma come azione e lavoro. E” urgente pertanto rifondare l”alleanza fra la vita privata e la legge, affermando la centralità di un”etica della convinzione in opposizione all”etica della responsabilità. Il Soggetto viene indicato come il principio capace di integrare l”attività economica e l”identità culturale e personale, di opporsi alla dissociazione (in cui consiste la demodernizzazione) fra l”universo della ragione strumentale e quello della memoria collettiva. Il liberalismo, che impone leggi impersonali, e il nazionalismo culturale, che impone le leggi come affermazione di un”identità particolare, sono i due nemici principali del Soggetto, perché non offrono principi di integrazione e comunicazione interculturale e non riescono a riconoscere la diversità e il principio di uguaglianza. Per realizzare questa unità si può agire in tre modi: riconoscere l”identità e la logica interna di insiemi culturali fortemente strutturati, riconoscere la parentela tra le culture, ricomporre il mondo attraverso la commemorazione (facendo rivivere ciò che è stato censurato come infantile e trasformandolo in memoria) e la presa di distanza. La democrazia può essere definita “politica del Soggetto”, cioè un regime in cui si assiste all”affermazione della libertà personale e allo sviluppo dei movimenti sociali. Affinché l”individuo si trasformi in Soggetto occorre svincolarsi dalla comunità e riconoscere negli altri quella stessa opera di integrazione fra l”azione strumentale e i comportamenti espressivi che ciascuno di noi realizza per essere un individuo.