Le religioni nell'era della globalizzazione


L’autore analizza il rapporto tra le principali tradizioni religiose e l’ordine sociale globale che si va affermando, con particolare attenzione ai problemi di tipo etico che la nuova vita comune pone in essere: le religioni, in un contesto rinnovato, promuovono il caos o una comunità pacificata? Dal momento che le istituzioni religiose hanno la tendenza a riflettere i modelli di organizzazione sociale, si assiste allo spostamento da istituzioni religiose locali a istituzioni cosmopolite che però, al tempo stesso, diventano sempre più raffinate e specializzate. Nonostante i periodici annunci di segno contrario, la vita religiosa non si è spenta a contatto con la modernità, ma si manifesta in una varietà di modi sorprendenti che sollevano il problema di facilitare i contatti creativi e costruttivi anziché quelli distruttivi. Una possibile soluzione potrebbe venire dalla constatazione che le principali tradizioni religiose, essendo scaturite da un plurisecolare processo di diffusione, che ha attraversato vari confini culturali, sono già da tempo multiculturali. Il multiculturalismo costituisce quindi un’opportunità a cui le religioni hanno finora risposto con esiti diversi: movimenti antimodernisti, nuove forme religiose e quasi-religiose, teologia della liberazione, rinnovato vigore del sincretismo. Dal suo osservatorio americano Kurtz rileva che una delle forme più significative di quasi-religione emersa nel corso del XX secolo è sorta dall’organizzazione sociale dello stato nazione, che ha rimpiazzato le istituzioni religiose come centro di identità e base dell’ethos culturale. Questa è la religione civile, evidente in particolare negli Stati Uniti, a motivo delle affinità tra la società multiculturale statunitense e l’emergente sistema pluralistico mondiale. La religione civile americana è un orientamento religioso generale che enfatizza la credenza in un Dio generico e nel ruolo degli Stati Uniti nella storia del mondo, un sistema di simboli religiosi che mette in relazione il ruolo del cittadino e il posto della società americana nel tempo e nello spazio. I tentativi di creare una religione civile all’interno delle società nazionali sono oggi quasi ovunque complicati dai conflitti derivanti dal fatto che nessuna nazione vive in una condizione di isolamento. Il villaggio globale, conclude Kurtz, non è governato da un ethos unificato o da un’unica “sacra volta”, ma da un mercato di visioni del mondo e dei modelli etici corrispondenti che confliggono in molti ambiti vitali.

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Autore
Anno pubblicazione 2000
Recensito da
Anno recensione 2000
Comune Bologna
Pagine 352
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