La considerazione da cui prende le mosse l’opera di Nancy Fraser è quella relativa alla trasformazione dell’immagine della giustizia che è seguita alla caduta dei sistemi socialisti. Il conseguente vuoto ideologico ha comportato infatti uno slittamento nell’immaginario comune, il quale è passato da un’idea redistributiva della giustizia, in cui l’accento è posto essenzialmente sulla disparità economica, a un’idea di giustizia essenzialmente ordinata sul concetto di riconoscimento. In altri termini, alla preoccupazione per una redistribuzione equa delle risorse economiche, la quale non può giustificare l’estrema povertà e la condizione di sfruttamento di intere classi sociali, si è sostituita la preoccupazione per il riconoscimento della “propria” identità, sia essa di genere, sessuale, etnica, razziale o nazionale. Tuttavia, un’idea di giustizia che sia limitata al solo riconoscimento va incontro a difficoltà che non sono di poco conto, a partire dalla irresolubilità dello stesso problema economico che consente a Fraser di parlare di “giustizia interrotta”. Infatti, ridurre la necessità di giustizia al solo riconoscimento dell’identità di un gruppo qualsiasi, sia esso limitato a pochi individui o a un’intera regione, in qualche modo ne nasconde i problemi relativi alla sussistenza inventariandoli in categorie “culturali”, le quali non necessitano e non consentono alcun intervento. La conseguente sostituzione dell’identità alla classe priva, inoltre, la società di un attore costitutivo della sua corretta espansione. La classe si trova infatti frammentata in identità il cui riconoscimento la priva dell’unità che la rende efficace. La storia dello sviluppo dei gruppi femministi statunitensi ne è un esempio, soprattutto nel momento in cui alle donne di colore si è posta la scelta tra l’appartenenza a una razza, all’interno della quale vivono una condizione di sfruttamento e violenza, e l’appartenenza al genere femminile, il quale fino alla metà degli anni ottanta ha ruotato attorno al modello rappresentato dalla donna bianca della classe media e sposata. La ricerca condotta da Fraser evidenzia perciò le difficoltà dimostrate da ogni proposta politica e sociale che non sia fondata sulla necessità di mediare e armonizzare i due aspetti della giustizia. Nancy Fraser ha pubblicato Unruly Practices: Power, Discourse, and Gender in Contemporary Social Theory, Minneapolis, University of Minnesota Press,1989.