I confessori del re e il principe cristiano
Professoressa di Storia della prima modernità europea - University of Durham
In che modo era definito l’ufficio del confessore del re in età moderna? Come si modificarono nel tempo tali definizioni? Qual era il rapporto dei confessori con gli altri consiglieri reali e in particolare con i favoriti del re? A queste domande risponde il volume di Nicole Reinhardt, che ricostruisce, in un’ottica di lungo periodo, l’evoluzione del ruolo del confessore del re in Francia e in Spagna tra Cinquecento e Seicento. Alla conquista da parte del confessore di rilevanti spazi di potere all’interno della corte seguirà il declino della sua figura, di fronte sia all’emergere di nuovi indirizzi teologici e di una nuova concezione della politica, sia all’affermarsi del processo di graduale “privatizzazione” della coscienza del monarca.
Nicole Reinhardt è professoressa di Storia della prima modernità europea presso l’University of Durham. Fellow di numerosi enti di ricerca europei e statunitensi (Max-Weber-Kolleg dell’Universität Erfurt, Ludwig-Maximilians-Universität München e Institute for Advanced Study di Princeton) ha approfondito, in una prospettiva transnazionale e comparativa, i processi di State-building in Francia, Italia e Spagna e l’influenza su di essi esercitata dal patronage e dalle reti informali. Ha inoltre preso in esame i rapporti tra potere politico e potere religioso nel contesto delle monarchie europee del XVI e XVII secolo, con particolare attenzione all’istituto del consiglio di coscienza.
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