La costruzione dell'eretico nel cristianesimo delle origini
Professore di Nuovo Testamento e di Studi sul cristianesimo antico - Vancouver School of Theology
I luoghi domestici svolgono un ruolo importante nell’organizzazione, nella crescita e nello sviluppo istituzionale del cristianesimo delle origini e proprio la distinzione tra spazi pubblici e privati viene adottata nei testi antichi per riconoscere l’insegnamento della retta dottrina e delimitare la diffusione delle pratiche eretiche. Le lettere pastorali di Paolo a Timoteo e Tito, il ritratto che Ireneo di Lione tratteggia del suo avversario Marco e le lettere di Ignazio di Antiochia classificano gli antagonisti come frequentatori di luoghi segreti in cui si svolgono pratiche nascoste e sregolate e associano loro tutti i vizi che conducono alla distruzione della polis. Viceversa, le assemblee in cui si pratica il corretto insegnamento sono anche aperte alla vista e dispiegano le virtù di un ordine sociale armonioso. Nell’intento di approfondire la geografia sociale e umana del cristianesimo delle origini, questo saggio vuole contribuire alla discussione sulla distinzione tra pubblico e privato nell’antichità greco-romana, facendo emergere la relazione tra la produzione sociale dello spazio e la rappresentazione del vero e del falso insegnamento.
Harry O. Maier è professore di Nuovo Testamento e di Studi sul cristianesimo antico alla Vancouver School of Theology e visiting professor al Max-Weber-Kolleg dell’Università di Erfurt. Studioso del cristianesimo delle origini, collabora al Blackwell Bible Commentary ed è membro del comitato scientifico di Journal of Ecclesiastical History e di Studies in Religion – Sciences Religieuses.
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