Pittore e fotografo
si forma in un ambiente di forte influenza concettuale assieme ad artisti come F. Vaccari, C. Parmeggiani, G. Della Casa, C. Cremaschi, L. Ghirri. Fin dall’inizio degli anni ’70 si dedica alla ricerca dei sistemi di rappresentazione dell’immagine privilegiando la fotografia e concentrando l’attenzione verso il mondo archeologico, di cui restituisce reperti e frammenti isolati, stratificazioni di scrittura dell’immagine che conservano la bellezza caduca e precaria dell’antico. Sono di questa stagione i libri-opera che affiancano alla fotografia il disegno, l’incisione, il ferrotipo o testi di artisti della parola come S. Vassalli, A. Spatola, A. Malavasi. Nei primi anni ’80 la sua ricerca si orienta verso grandi carte parietali gessose, pagine di una geografia immaginaria dominate dall’attenzione al colore e ai valori sensibili ed emozionali. Il suo attuale lavoro procede in equilibrio tra il piacere della rovina e il fascino del restauro e dell’affresco, in opere di forte impronta cromatica e formale dove si coniugano culture lontane, simboli, frammenti, echi dell’antico. Franco Guerzoni ha esposto, tra l’altro, alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Venezia, al Grand Palais di Parigi, alla galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, e da ultimo, al PAC di Ferrara.