A partire dalla prima modernità l’esercizio dell’utopia è stato più volte praticato nella storia della cultura occidentale. Fin dalla pubblicazione, nel 1516, dell’opera omonima di Thomas More, all’utopia è stato assegnato un duplice compito: da un lato, individuare le contraddizioni e le ingiustizie della società attuale; dall’altro lato, provare a immaginare scenari caratterizzati da pace, libertà e uguaglianza. Tuttavia, di fronte ai traumi, alle tragedie e alle disillusioni del XX secolo, l’utopia ha subito una crisi profonda, che perdura ancora oggi, tanto che le nostre società appaiono sempre più caratterizzate da un ripiegamento sul presente, spesso giudicato immodificabile. Ma è davvero così? Oppure dobbiamo ricercare nuove soluzioni e nuovi spazi per continuare a pensare il futuro?
Utopia è il quinto tema affrontato dalla nuova pubblicazione Sguardi sulla modernità. Il volume ripercorre le attività culturali e di ricerca in campo umanistico realizzate dalla Fondazione Collegio San Carlo dal 2009 a oggi.
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