Nell’autunno 1989 il fotografo Luigi Ghirri viene invitato a fotografare, prima dello sgombero, lo studio di via Fondazza a Bologna dove il pittore Giorgio Morandi aveva sempre vissuto e lavorato. Il risultato di quel lavoro, che si concluderà pochi mesi più tardi a Grizzana, residenza estiva dell’artista, è in oltre 400 scatti rimasti ancora in gran parte inediti e mai visti.
Cinquanta di quelle fotografie, messe in relazione con venti dipinti a olio, acquerelli e incisioni di Morandi, sono esposte nella mostra “Il senso delle cose”, curata da Ernesto Tuliozi e aperta dal 16 al 18 settembre dalle 9 alle 23 al Palazzo Brusati Bonasi di Carpi in occasione del quinto Festival filosofia (visite guidate su prenotazione al numero 059 649905). L’insieme testimonia il particolare sguardo che accomuna i due artisti, uno stupore contemplativo che “ci mostra le cose stesse come un’apparizione da ricordare”.
Sempre a Carpi, Festival filosofia propone, a cura del Museo civico, anche la mostra “Picasso. Nel segno dell’Eros”, aperta al Palazzo dei Pio dal 16 al 18 settembre dalle 9 alle 23. Saranno esposte stampe e incisioni sul tema dell’erotismo, in tutto una quarantina di opere, provenienti dallo Sprengel Museum di Hannover. Il percorso è completato da immagini di altre opere non grafiche (dipinti, disegni, sculture, ceramiche) di Picasso a soggetto erotico, conservate al Musée Picasso di Parigi e al Museu Picasso di Barcellona.
Nella Sala dei Nomi del Palazzo dei Pio, sempre dal 16 al 18 settembre dalle 9 alle 23, si può visitare anche la mostra “Oltre il dolore”, che propone 56 disegni di Alberto Cavallari realizzati durante la seconda guerra mondiale nei lager di Neubrandeburg, Uttingen, Trier, Crewtzwald, Sarreguemines, Limburg e Buchenwald nei quali l’autore è stato deportato. I pochi pezzi di carta, l’inchiostro e le povere penne o matite necessarie, nonché il permesso di disegnare furono concessi da guardiani e ufficiali in cambio della promessa di un loro ritratto o di quello di un loro familiare.
Cinque situazioni da gustare, odorare, vedere, toccare e ascoltare vengono proposte nel chiostro di San Rocco dal 16 al 18 settembre dalle 9 alle 23 da “Prove di senso”, installazione percettiva a cura di Barbara Bottini (tatto), Claudia Borsari (olfatto, udito), Alessandra Zagni (gusto) e Anna Licia Caruso (vista).
Si tratta dell’esito di un lavoro didattico svolto all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
La stazione ferroviaria di Carpi ospita, infine, “I filosofi del mondo”, mostra fotografica dei protagonisti del Festival dello scorso anno, curata da Avenida in collaborazione con Centostazioni, Rfi e Atcm.