Tutto accade in un limbo delimitato da grandi schermi che riquadrano particolari troppo piccoli per dimensione e per durata nel tempo, troppo grandi perchè l’occhio li possa contenere, troppo lontani perchè li possa raggiungere. Gli obiettivi di tre telecamere – occhi con facoltà speciali di microscopio, di telescopio, di satellite – indagano il luogo e la folla.
E’ questo il filo conduttore di “Visioni periferiche e improvvisazioni circolari”, la produzione che Tir Danza, struttura impegnata nell’ambito della ricerca teatrale, propone all’ex Manifattura Tabacchi di Modena sabato 17 settembre alle 23 nell’ambito di Tiratardi. Il progetto, accompagnato da musiche di John Cage, è a cura della coreografa e danzatrice americana Teri Jeanette Weikel e impegna Saila Korhonen, Martina La Ragione, Filippo Plancher e Fabio Galli.
L’interdisciplinarità è il filo che idealmente unisce e identifica ogni lavoro coreografico di Teri Weikel e introduce alla peculiarità della sua ricerca artistica, che già nel passato ha manifestato un segno originale attraverso importanti collaborazioni musicali e teatrali con Leo De Berardinis, John Surman e l’Art Ensemble of Chicago. Negli ultimi anni la riflessione creativa di Teri Weikel si è sviluppata nella sfera poetica e si è messa in relazione con l’arte visiva, il teatro e la musica.