La Fondazione Collegio San Carlo saluta Massimo Jasonni, membro del suo Consiglio di amministrazione, uomo di cultura e amico, stringendosi alla famiglia in questo momento di dolore.
Massimo Jasonni è venuto a mancare sabato 3 luglio, all’età di 75 anni. Avvocato penalista di grande spessore e Professore ordinario di Diritto canonico ed ecclesiastico presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, si è sempre contraddistinto per il fattivo impegno a favore della promozione della cultura giuridica e degli studi umanistici.
Nato a Bologna nel 1946, Jasonni si è laureato nel 1969 in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università del capoluogo emiliano, dove ha svolto per circa un ventennio attività didattica e scientifica. A partire dal 1987 è stato docente presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, occupandosi di Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa, di Diritto Canonico e di Diritto Ecclesiastico.
Nelle sue ricerche e in numerose pubblicazioni ha affrontato temi quali l’interpretazione filosofica, culturale e sociale delle questioni relative al diritto canonico, soffermandosi su aspetti caratteristici della modernità, tra cui la secolarizzazione, il giuramento, la libertà religiosa, il rapporto tra Stato e Chiesa. Ha inoltre contribuito a dare ampio respiro agli studi comparati in ambito ecclesiastico e religioso. Ha promosso il valore del diritto e della dottrina giuridica, rappresentandone l’autorevolezza in tutte le sue attività, accademiche e professionali, non mancando di mettere a disposizione il suo impegno a favore della società civile. Colto e acuto osservatore del mondo contemporaneo, attraverso svariate attività, pubbliche ed editoriali, si è dedicato alla riflessione critica su numerosi aspetti politici, sociali e culturali del presente. È stato membro dei comitati direttivi delle riviste «Diritto e religione», «il Ponte» e «Quaderni di diritto e politica ecclesiastica».
Dal 2012 membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Collegio San Carlo, si è contraddistinto per il prezioso contributo e la partecipazione a favore delle attività educative e culturali dell’istituzione, che lo ricorda con cordoglio.