Pellegrini

Istituto Pellegrini


La villa che ospita l’Istituto Pellegrini, in Saliceta San Giuliano, alla periferia sud di Modena, nacque come villa dei conti Marchisio presumibilmente nel Settecento. All’inizio dell’Ottocento passò in proprietà ai marchesi bolognesi De Buoi quando nel 1820 il primogenito Luigi, completato il ciclo di studi presso il Collegio San Carlo, sposò Teresa Rosalia Marchisio, ultima discendente del suo ramo familiare. L’interno della villa ha conservato l’ambiente di rappresentanza costituito dallo scalone d’ingresso ornato da stucchi, dal vestibolo trasversale e dal salone che si apre sul lato nord, verso il giardino un tempo raggiungibile mediante una doppia scala oggi non più esistente. Alcuni ambienti del primo piano hanno soffitti affrescati con i simboli delle stagioni.

Le antiche carte di Modena restituiscono anche il disegno del giardino, con vialetti e aiuole disegnati all’italiana. L’altana, tipica delle case suburbane in contesti agricoli, è stata trasformata in osservatorio astronomico del quale, tuttavia, ad oggi si conservano solo le scritte esplicative lungo i muri.

La corte antistante la villa ospita altri due edifici minori; nella palazzina di sinistra è inglobata una interessante cappellina privata anch’essa settecentesca, con pareti e volta a ombrello decorati a finti stucchi e motivi floreali squisitamente rococò, oggi individuabile grazie al campanile a vela che sormonta l’edificio.

Nel 1926 il Regio Educatorio per Sordomuti, riconosciuto nel 1857 e poi intitolato al suo fondatore, don Tommaso Pellegrini, si trasferì nella villa di Saliceta San Giuliano; l’Istituto nel 2010 divenne Fondazione e nel 2021 l’intero patrimonio è stato devoluto alla Fondazione Collegio San Carlo. Il fabbricato comprendente la cappella ospiterà un museo dedicato all’insegnamento ai non udenti.

Il patrimonio storico artistico dell’Istituto è in massima parte riconducibile alla stagione nobiliare del complesso.