La Fondazione dispone di un proprio patrimonio che ne garantisce la completa autonomia gestionale. Attinge a finanziamenti pubblici in minima parte e solo a fronte di attività e servizi gestiti in regime di convenzione. Le funzioni di vigilanza sono attribuite al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca mentre il Consiglio di amministrazione gestisce il patrimonio e fissa gli indirizzi generali. La nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione da parte di istituzioni pubbliche nazionali e locali testimonia la rilevanza pubblica dell’attività dell’Ente, mentre i criteri privatistici di gestione e progettualità permettono agilità ed efficienza nella proposta dell’offerta culturale. Da questo binomio trae forza l’autonomia dell’Istituzione.
L’assetto organizzativo della Fondazione è funzionale al migliore raggiungimento delle finalità dell’Ente ed è approvato dal Consiglio di amministrazione in base a criteri di efficienza e funzionalità. Nel definire tale assetto il Consiglio ha individuato tre Aree principali di attività: Area amministrativa/personale, Area Culturale e di Ricerca, Area Collegio Universitario. Il Consiglio ha individuato inoltre i seguenti Settori funzionali all’esecuzione delle attività della Fondazione: Settore Tecnico, Settore Organizzazione Culturale/Comunicazione, Settore Sistemi Informatici/Tecnologici.
Il Consiglio di amministrazione nomina, definendone le competenze:
- il Direttore Generale, che coordina tutti gli uffici operanti nei diversi settori;
- i Direttori o Coordinatori delle diverse aree di attività;
- il Comitato scientifico, di carattere internazionale, che guida e verifica le attività culturali e di ricerca della Fondazione, garantendo la qualità della proposta culturale.