Anni Settanta. Nel decennio esplosivo che ha cambiato gli stili di vita degli italiani (e non solo), il nome Fiorucci diviene un punto di riferimento nel grigiore generale. I suoi negozi sparsi per il mondo non ospitano solo abiti e accessori, ma anche curiosità cibo bevande profumi divertimento e tanta musica. Calderone di attività creative, provocatorio e ironico, quel marchio diviene sinonimo di fantasia e trasgressione a prezzi chip. In una parola: della valanga pop.
Edmondo Berselli, saggista e corsivista di La Repubblica e L'Espresso, è a sua volta appassionato conoscitore di quegli anni e della musica pop.
Quanto basta per annunciare un dialogo fuori dall'ordinario.
Elio Fiorucci ha fondato, nella Milano di fine anni Sessanta, un'azienda di moda divenuta un simbolo dell'anticonformismo e della rivoluzione dei costumi. Fresca e innovativa l'atmosfera pop dei suoi negozi – diffusi in tutto il mondo, da New York a Londra, da Los Angeles a Parigi, generavano uno stile leggero e trasgressivo, ironico e provocante che rappresentava una nuova forma di vita urbana e cosmopolitica. Numerosi e importanti i protagonisti che hanno accompagnato lo sviluppo dello stile Fiorucci: tra questi, Andy Warhol, Keith Haring, Ettore Sottsass, Andrea Branzi e la pop-star Madonna. A partire dal 1990, Fiorucci si dedica soprattutto al design di moda creando le fortunate collezioni d'abbigliamento T-Art e Love Therapy. Nel 2004 ha ricevuto il premio "Piazza Mercanti" della Camera di Commercio di Milano e nel 2006 l'"Ambrogino d'oro" del Comune di Milano.
Edmondo Berselli, direttore della rivista «il Mulino», è editorialista del quotidiano la Repubblica e del settimanale l'Espresso. Commentatore dei fatti sociali, politici, economici e culturali della storia italiana contemporanea, con i suoi contributi ha tracciato un ritratto della società italiana degli ultimi cinquant'anni coniugando l'esame delle forme di espressione artistica (in particolare la musica leggera) con la riflessione sui cambiamenti di costume, mentalità e ideologia. Tra i suoi ultimi libri: Post italiani. Cronache di un paese provvisorio (Milano 2003); Quel gran pezzo dell'Emilia. Terra di comunisti, motori, musica, bel gioco, cucina grassa e italiani di classe (Milano 2004); Il più mancino dei tiri (Milano 2006); Venerati maestri. Operetta immorale sugli intelligenti d'Italia (Milano 2006); Canzoni. Storie dell'Italia leggera (Bologna 2007); Adulti con riserva. Com'era allegra l'Italia prima del '68 (Milano 2007).