Dal 1989 cambia la dimensione del problema europeo. Gli eventi di quell’anno sono la premessa dell’unificazione della Germania e del progetto di allargamento dell’Unione europea verso Est, all’interno di un’idea di unità dell’Europa che muta profondamente molte delle coordinate precedenti. Che cosa sarà un’Europa a 28 Stati? Quali saranno le istituzioni adeguate a governarla? Quale la sua identità possibile, oltre la vecchia dimora che si chiamava "Europa occidentale"? Che cosa significa rifare i conti con l’unità dell’Europa dopo tanti anni di divisioni?
Da quella data, e intorno a quelle e ad altre domande, è cresciuta l’idea di una Europa politica, diventando più problematica. L’Unione monetaria ha mutato la costituzione materiale dell’Europa, delineando un nuovo livello della sovranità oltre gli Stati. Ma il crescere di una società civile europea – intorno a quello "spazio di libertà, sicurezza e giustizia" ufficialmente costituito con il Trattato di Amsterdam – e del principio di cittadinanza europea collegata alla approvazione di una Carta dei diritti fondamentali, ha contribuito a sua volta ad aprire uno spazio di democrazia che sembra voler guardare al mondo, rivolgendosi al globalismo irrompente. Temi affascinanti e problematici, che obbligano a rimettere in campo un pensiero strategico sull’Europa, dopo che per tanto tempo il pensiero funzionalista aveva tenuto nelle sue mani il processo verso una maggiore unità.
Pensiero strategico, perché le domande sono nuove e fanno i conti con il medesimo destino dell’Europa, con la forza possibile del suo progetto. Può il progetto europeo rispondere adeguatamente al globalismo irrompente? Che cosa sarà la politica oltre gli Stati, quando tutta la storia dell’Europa moderna ha finora identificato l’una e l’altro? Che cosa sarà la democrazia oltre gli Stati, quando lo Stato – nel bene e nel male – è stato il contenitore, la forma della democrazia moderna? E come è implicata in questo passaggio la storia del Novecento? Quale livello di mediazione possono trovare nella costruenda Europa l’unità e la diversità, l’uno e il molteplice, ambedue necessari alla vita rigogliosa dell’Europa stessa?
Riferimenti Bibliografici
- AA. VV., Forum: Quo vadis Europa?, in «Europa Europe», IX, 2000, n. 4-5;
- R. Bellamy, Una Repubblica europea?, in «Europa Europe», VIII, 1999, n. 5;
- B. de Giovanni, Per una società civile europea oltre gli Stati, in «Europa Europe», VIII, 1999, n. 3;
- W. Werdenfeld, Un continente in cerca di senso, in «Limes», 2000, n. 3.
(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)
Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.