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Il sapere non è l’esito di un processo cumulativo e meccanico, di acquisizione di contenuti, volutamente trasmessi, ma il risultato di percorsi complessi. È il frutto di attività in cui persone e collettività ricostruiscono e ridefiniscono il proprio peculiare rapporto con la realtà, accettando o rifiutando valori, modi di essere e di pensare. È l’esito di condizioni sociali ed economiche, di caratterizzazioni di sesso e di classe, di diversità linguistiche, etniche, demografiche. Educazione e identità sono componenti biunivoche di ogni processo formativo e fattori decisivi nel connotare singoli e comunità. La cultura, la tradizione, l’elaborazione del passato, la memoria, si configurano, per tutto ciò, quali materie di confronto e, a volte, di conflitto per la definizione di progetti e di modelli di società. La condizione odierna dell’ebraismo presenta le caratteristiche descritte, nella sua dinamica tra dimensioni di fede, di pratica, di idee, di identità e di identificazione. Ciò avviene nella diaspora, o, meglio, nelle diaspore; in Israele; e nel rapporto, in costante evoluzione, tra diaspore e Israele. Capire la dinamica dei processi educativi presso gli ebrei implica, per tutto ciò, la comprensione del carattere globale e processuale delle trasformazioni, l’assunzione di una dimensione storica in cui collocare le caratteristiche interne di una collettività che non esprime valori e comportamenti marginali, ma incide nell’evoluzione delle società in cui liberamente si esprime. È, per questo, necessaria la consapevolezza del nesso tra specifica condizione di una cultura di minoranza e cultura più ampia alla quale comunque l’ebraismo appartiene. L’identità ebraica è, di fatto, evoluta nel tempo, assumendo un carattere di relatività rispetto a storie, tradizione, luoghi in cui ogni sapere originario del gruppo si è confrontato e arricchito, acquistando valore e spessore, sia rafforzandosi sia modificandosi. Si è, altresì, sviluppata in una costante interdipendenza fra sapere e molteplici condizioni dell’esistenza, in ambiti diversi di crescita della conoscenza e dell’identità. Da ciò uno stretto legame fra una tradizione originaria, con sue caratteristiche, contraddizioni, conflitti, e un’«azione sociale» diversa da luogo a luogo.
(da S. Meghnagi, Tra riproduzione e produzione culturale. L’educazione presso gli ebrei, in D. Bidussa, a cura di, Ebraismo, Torino, Einaudi, 2008, pp. 197-198)*