Nei paesi arabi la codificazione di diritto privato, secondo criteri moderni, è operazione ormai risalente al secolo XIX, ma che può essere considerata come un processo ancora in fieri. Il sistema dei moderni scambi commerciali richiede chiare strutture giuridiche e un sistema sempre più complesso e articolato, in grado di fornire risposte adeguate ai molteplici problemi posti dal commercio interno e internazionale. Perciò, è piuttosto naturale che anche i paesi arabi avvertano fortemente l’esigenza di codificare il diritto dell’economia. In primo luogo, vanno considerati il diritto dei contratti, il diritto delle società, il diritto dei titoli di credito; in secondo luogo il diritto della proprietà, così come il diritto del lavoro e il diritto della sicurezza sociale.[…]
Il fatto che alcuni codici più recenti sembrino voler affermare la propria identità islamica, almeno in via declamatoria e terminologica, mostra chiaramente come i paesi arabi vivano in una situazione di perenne dualismo e che i bisogni giuridici della regione non possano essere ridotti a delle mere importazioni di prodotti finiti, ma si pongano soprattutto in termini di identità culturale. Ed è questa tensione continua che dovrebbe mirare a raggiungere un difficile e delicato equilibrio fra un sistema specifico che affonda le proprie radici nella tradizione giuridica dell’Islam e un altro sistema che potrebbe essere quello dell’insieme mediterraneo, al quale partecipano pienamente e a giusto titolo gli Stati musulmani della regione.
(da M. Papa, L’evoluzione della codificazione civile nei paesi arabi, in G. Gozzi, a cura di, Le prospettive europee di apertura all’Europa orientale e ai paesi del Mediterraneo, Ravenna, Longo, 2003, pp. 149, 162)
Riferimenti Bibliografici
- A. Bausani e B. Scarcia Amoretti (a cura di), Il mondo islamico tra interazione e acculturazione, Roma, Istituto di Studi Islamici, 1981;
- F. Castro, Il modello islamico, Torino, Giappichelli, 2007;
- J. Nasir, The Islamic Law of Personal Status, Leiden, Brill, 2009.
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