1. Teoria delle somiglianze: un caso di resilienza epistemologica
“Identità” e “somiglianze” sono termini con cui si indicano due diversi tipi di rappresentazione, molto spesso – e forse inevitabilmente – in conflitto tra loro. Michel Foucault ci ha illustrato una guerra contro le somiglianze all’inizio dell’epoca moderna, mentre Carlo A. Viano ha esaminato questo stesso tipo di conflitto nella storia della filosofia antica. L’uno e l’altro ci hanno fatto vedere però come le somiglianze – pur negate o marginalizzate – tendano a riemergere. Le somiglianze hanno la caratteristica della resilienza. E di questo una teoria delle somiglianze deve tenere conto.
2. Critica dell’identità e dell’individuo: dal dividuo al con-dividuo
Un’applicazione particolarmente significativa della critica dell’identità consiste nello smontaggio del concetto di individuo e della visione individualistica, che ha dominato gran parte del pensiero occidentale. Ciò che si porrà in luce è la significativa convergenza tra gli esiti di alcune ricerche in ambito biologico e neuro-scientifico da un lato e la concezione relazionale e “dividuale” del soggetto umano, quale emerge dalle inchieste etnografiche dell’antropologia della persona, dall’altro. Una sintesi di ciò si concretizza nella proposta del concetto di “con-dividuo” (al posto di dividuo e di individuo).
3. Antropo-poiesi e comportamento mimetico: auto- e etero-imitazione
Parlare di somiglianze nell’ambito del comportamento umano significa affrontare il tema dell’imitazione, del comportamento mimetico. Sono ormai molti gli autori e le teorie che concepiscono l’imitazione come tratto peculiare della condizione umana (da Gabriel Tarde a Richard Dawkins, a René Girard). Qui si cercherà in primo luogo di integrare la visione del comportamento mimetico con gli atteggiamenti di dis/imitazione o di contro-imitazione, ossia coniugare l’assomigliamento con il differenziamento, e in secondo luogo collocare questo duplice atteggiamento al cuore dei procedimenti di “antropo-poiesi”, che contraddistinguono l’esperienza umana.
4. A sua immagine e somiglianza: una deificatio continua e progressiva (dal Cristianesimo all’iper-modernità)
Verso quali ambiti si dirige il desiderio mimetico? Dopo un breve esame degli ambiti e delle possibili direzioni mimetiche, si affronterà il compito dell’assomigliare sempre di più a Dio che il Cristianesimo ha consegnato alla modernità: la vittoria sulla morte, il dominio sulla natura, l’appropriazione di capacità creative di forme inedite di vita e di organizzazione sono elementi della deificatio in cui l’umanità ha voluto sempre più impegnarsi e immedesimarsi.
Riferimenti Bibliografici
- M. Foucault, Le parole e le cose. Un’archeologia delle scienze umane (1966), trad. it., Milano, BUR, 1967;*
- C.A. Viano, La selva delle somiglianze. Il filosofo e il medico, Torino, Einaudi, 1985.*
- F. Remotti, Contro l’identità, Roma-Bari, Laterza, 1996;*
- Id., L’ossessione identitaria, Roma-Bari, Laterza, 2010;*
- Id., Noi, primitivi. Lo specchio dell’antropologia, Torino, Bollati Boringhieri, 2009;*
- C. Capello, Antropologia della persona. Un’esplorazione, Milano, Angeli, 2016.*
- G. Tarde, Le leggi dell’imitazione (1890), trad. it., Torino, Rosenberg & Sellier, 2012;*
- R. Dawkins, Il gene egoista. La parte immortale di ogni essere vivente (1976), trad. it., Bologna, Zanichelli, 1979*; Milano, Mondadori, 2016;**
- R. Girard, La violenza e il sacro (1972), trad. it., Milano, Adelphi, 1980;*
- M. Iacoboni, I neuroni specchio, Torino, Bollati Boringhieri, 2011;*
- F. Remotti, Fare umanità. Il dramma dell’antropo-poiesi, Roma-Bari, Laterza, 2013.*
- D. Noble, La religione della tecnologia. Divinità dell’uomo e spirito d’invenzione (1997), trad. it., Torino, Comunità, 2000;*
- R. Marchesini, Post-human. Verso nuovi modelli di esistenza, Torino, Bollati Boringhieri, 2002;*
- Y.N. Harari, Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità (2012), Milano, Bompiani, 2014.*
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