Il viaggio, si sa, è una progressiva occasione di incontri, di sensazioni e di profumi che caratterizzano i luoghi e alimentano i pensieri. Il veneziano Paolo Valle gode in proposito di un immenso vantaggio iniziale: le sue origini lagunari gli mettono quotidianamente a disposizione un panorama in continua mutazione, in un perenne movimento di situazioni e visioni. Così, quando salpa con la sua imbarcazione, è già in possesso di una ricca base di suggestioni che attendono solo un ulteriore arricchimento necessario alle immagini che popolano le sue opere. L'artista non tenta mai di descrivere, di raccontare, ma piuttosto di imprimere sulla tela ciò che gli passa davanti agli occhi o nella mente durante il percorso. La mano si muove quasi in automatico, poiché non è la ragione a dettare i tempi della narrazione, bensì l‘urgenza. Il gesto alimenta figure e oggetti dal timbro selvaggio-espressionista, con una sintesi che richiama da vicino il graffitismo. Una pittura essenziale e ricca di sollecitazioni visive in cui frammenti e allegorie sono spesso affiancate da una presenza umana, ora meglio delineata, ora ridotta ad un accenno grafico.
L'idea del viaggio vero o presunto, tema centrale della mostra, viene suggerita da lavori quali "Palestine sound" e "Bejrout sound", ovvero da forme e colori che galleggiano sul fondo grigio o vengono ripetutamente incisi dal segno nero che li determina. Un'icona certa è fornita dal bricco di caffè che compare in alcune opere, quasi a dire che un "suono" o un profumo aromatico indichino il senso del viaggio più della concretezza visiva di un approdo.
Paolo Valle è nato a Venezia il 18 febbraio 1948. Dopo essersi diplomato in arti grafiche, frequenta un corso di pittura tenuto da Oskar Kokoschka, incontro che sarà fondamentale nella determinazione del suo linguaggio artistico. Ha insegnato litografia, calcografia e serigrafia a Roma e Venia. Ha eseguito importanti lavori a Berlino, Salisburgo, Santiago del Cile, Roma, Parigi, Napoli e Venia. La sua pittura è presente nei principali musei di Svezia, Finlandia, Danimarca, Cile, Sud Africa, ex Jugoslavia nonché in collezioni pubbliche e private. Vive e opera a Venezia. Tra le esposizioni più recenti: Galleria Aktuarius a Strasburgo, Galleria Racine a Barbizon, Centro Tornabuoni Arte a Firenze nel 2002, Galleria Art Work Speyer a Spira nel 2003, Galleria Arteincornice nel 2005 e nel 2007.
Fondata nel 1990 e diretta da Enrico Fruggeri, la galleria Punto Arte agisce nell'ambito dell'arte contemporanea e nel massimo rispetto dei molteplici linguaggi di cui essa si serve, siano essi di tipo figurativo, informale o concettuale. Sin dall'inizio propone mostre di maestri di alto livello internazionale quali: André Masson, Bengt Lindstrom, Luciano Minguzzi, Riccardo Licata, Yoshin Ogata, Enrico Baj; di artisti emergenti quali, tra gli altri, Carlo Bertè, Paolo Valle, Sergio Zanni, Carlos Puente. Nel 1994, per porsi formalmente tra gli interlocutori delle pubbliche istituzioni, si trasforma in associazione culturale. L'attività espositiva procede senza interruzioni e ad essa si affianca un attento lavoro di valorizzazione di giovani artisti attraverso la promozione di mostre personali e collettive.
Inaugurazione: sabato 15 ore 18.00
La mostra prosegue fino al 12 ottobre con i seguenti orari: 16,30 – 19,30; chiuso lunedì, giovedì, domenica e festivi
Punto Arte
via Caselline, 15
41100 Modena
tel/fax 059 226694
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