Siamo sicuri, noi eredi del romanticismo ed orgogliosi portatori del vessillo dell'originalità dell'opera d'arte, impegnati in una strenua conservazione del repertorio classico, che nella nostra epoca abbiano senso ancora le categorie di vero/falso?
Da decenni il "sample", campionamento di oggetti sonori precostituiti, sostituisce il semplice suono strumentale come punto di partenza dell'invenzione artistica: il digitale, la comunicazione globale istantanea, la biblioteca universale immediata fanno il resto. Si costruisce sul già esistente; il de-costruito viene ri-costruito, le rovine si ricompongono, si strutturano in "nuovi" edifici dalla molteplice paternità.
Falsi d'autore mostra come la citazione e la mimesi creativa – in forma di travestimento, finzione, memoria, riciclaggio – siano elementi fondamentali dell'espressività contemporanea.