Il crescente tasso di diversità interetnica e religiosa nelle società europee, lo sviluppo autonomo delle scienze della religione, l’avvento di una laicità post-secolare, l’adozione generalizzata di una pedagogia dell’intercultura, sono alcuni dei fattori che stanno impegnando i sistemi educativi nazionali a ripensare le condizioni culturali ed etiche di un nuovo vivere-insieme in Europa. Autorità religiose e autorità civili nazionali e transnazionali, non senza rimettere in questione concezioni ideali e assetti legislativi collaudati, debbono rinegoziare ambiti e procedure di intervento educativo per regolare l’integrazione, disincentivare conflitti, difendere diritti di minoranze, rifondare norme di convivenza in regime di pluralismo. Gli insegnamenti di religione – smesse le mire proselitistiche e attenuato il loro carattere dottrinale – si aprono inevitabilmente ad approcci conoscitivi in chiave comparativa, sia storica che etica. L’educazione alla cittadinanza, da parte sua, include il religioso quando riconosce e rispetta laicamente nel cittadino l’appartenenza religiosa o le convinzioni filosofiche, e lo educa di conseguenza a saper gestire democraticamente tale sua identità anche nello spazio pubblico. Il quadro europeo rimane notevolmente frastagliato nelle modalità organizzative dei corsi di religione e di educazione democratica. Ma innegabili sono pure alcune linee comuni di tendenza, senza le quali non sarebbe nemmeno pensabile la costruzione europea. Il caso Italia, in questo quadro, mostra una sostanziale continuità con la congiuntura educativa del continente e i suoi problemi, ma rivela pure alcuni incresciosi tratti atipici, in particolare nelle strutture stesse della produzione-diffusione del sapere religioso.
Riferimenti Bibliografici
a) tra i Documenti europei più recenti e di maggior rilievo per il nostro problema:
- Consiglio d'Europa-Assemblea parlamentare, Educazione scolastica e religione, Raccomandazione n. 1720 ai Ministri dell'educazione, del 4 ottobre 2005.
- OSCE-ODIHR, Toledo Guiding Principles on Teaching about Religions and Beliefs in public schools, Warsaw 2007.
- Conseil de l'Europe, Diversité religieuse et éducation interculturelle, sous la dir. de John Keast, Editions Conseil de l'Europe, Strasbourg 2007.
- Libro bianco sul Dialogo interculturale del Consiglio d'Europa, maggio 2008.
b) qualche saggio sul tema:
- Bérengère Massignon, Des dieux et des fonctionnaires. Religions et laïcités face au défi de la construction européenne, Presses Universitaires de Rennes, Rennes 2007.
- Gustavo Gozzi, In difesa del relativismo, in Il Mulino, 2009, n. 2, 183-198.*
- Micheline Milot et Fernand Ouellet (edd.), Religion, éducation, démocratie, Harmattan, Montréal-Paris 1997.
- Flavio Pajer (ed.), Europa, scuola, religioni. Monoteismi e confessioni cristiane per una nuova cittadinanza europea, Sei, Torino 2005.
- Flavio Pajer, Educazione alla cittadinanza e istruzione religiosa. Una coabitazione strategica nel tempo della pluralità, in "Pedagogia e vita", 2009, n.1, pp.106-128.
(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)
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