Corti e disegni di: Atak, Blu, Cristiano Carloni, Ericailcane, Ursula Ferrara, Anke Feuchtenberger, Lorenzo Fonda, Stefano Franceschetti, Taruto Fuyama, Francesca Ghermandi, Andrea Petrucci, Beatrice Pucci, Stefano Ricci, Gianluigi Toccafondo.
Oltre 1 ora e 30 minuti di films di animazione dalle diverse tecniche e tematiche verranno proiettati su due grandi pareti all'interno della galleria, ove si potranno ammirare anche diversi disegni originali tratti dai cortometraggi presentati. Venerdì 14 settembre prima proiezione alle ore 19, ripetuta alle 21 e 23. Sabato 15 settembre in mattinata alle ore 11 prima proiezione e nel pomeriggio si prosegue dalle ore 17;19, 21 e 23. Ed ancora, domenica 16 settembre doppia proiezione alle ore 17 e 30 e alle ore 21.
Si comincia con "La Piccola Russia" capolavoro di Gianluigi Toccafondo che ha come protagonisti, nelle parole dell'autore, "Il giovane assassino, il babbo coniglio, la mamma lunare, la cagnetta ballerina, la donna lumaca, le suore poliziotto…i personaggi e i fatti di questo film sono immaginari; i luoghi esistono e appartengono a quella zona del centro-est dell'Italia, tra le Marche e la Romagna, l'Appennino e il mare Adriatico, denominata "La piccola Russia".
E poi si susseguiranno le più recenti animazioni di Ursula Ferrara a cui, nel mese di agosto, il Festival di Locarno ha dedicato una completa retrospettiva coronata da grande successo, vera e propria consacrazione internazionale dell'artista pisana.
Seguirà la pirotecnica sigla di apertura del Festival di Venezia (edizioni 2005/2006) realizzata da Francesca Ghermandi. Vedremo "die Sonnambule" della bravissima artista tedesca Anke Feuchtenberger; l'onirico cortometraggio "Campo dell'Epoca" del giovane Andrea Petrucci; i poetici lavori "Appunti per un film sulla vecchiaia di Pinocchio" e "Vertigine" realizzati da Beatrice Pucci con la plastilina dall'effetto sorprendente; due brevi films appena ultimati da Stefano Ricci "Uomocane" 60 secondi, sigla D.A.M.S. Cinema, Università degli Studi di Udine, 2007. "La mia Scimmia segreta" 40 secondi, sigla Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma, di grande originalità e freschezza. Di Taruto Fuyama vedremo uno dei corti di "Visions of Frank", viaggio nell'ennesima dimensione e ritorno, fra le spire di un serpente gigante dissotterrato, based sulle storie di Pupshaw and Pushpaw dai fumetti di Frank, di Jim Woodring.
"Infero" è l'ultimo video-animazione dei "veterani" Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, duo artistico da moltissimi anni impegnato in una ricerca d'avanguardia di grande qualità, lavoro da cui è tratta l'immagine utilizzata per la promozione della rassegna modenese.
Ed ancora l'animazione "coloratissima" del tedesco Atak Monoland video.
Vedremo i leggeri, eleganti, ma al tempo stesso così intensi, brevi cortometraggi del talentuoso Lorenzo Fonda e gli straordinari, visionari lavori di Blu ed Ericailcane.
Blu Il primo problema è il nome. Blu è un residuato da cui fatica a staccarsi. Se gli uomini non avessero bisogno di dare un nome alle cose, semplicemente non si chiamerebbe. Ha accettato di portarselo appresso solo per una questione pratica. La confusione generata dall'assenza di appellativo, pseudonimo o nickname che sia, non è sopportabile in questo universo di telefonia mobile. Ha affidato la propria identità al suo segno, alla sua mano inconfondibile. Ha smesso di firmare le opere che realizza abusivamente per strada,scavalcando così la cultura del 'writing' (da cui ha mosso i primissimi passi), per oltrepassarla nel suo stesso terreno. Le firme arabescate che ne costituiscono il linguaggio (nell'esatta sospensione fra iconicità e scrittura) sono sostituite da un immaginario fatto di ironia, derisione, rivolta e poesia. La sua sigla è l'opera generale di un percorso artistico ancora verde, ancora in grado di stupire per coraggio e talento. Dall'inizio dell'anno 2000 sino ad oggi, nelle città in cui è stato, resta traccia del suo passare (se non concreta, nell'archivio telematico della rete o nell'ammirazione di quanti hanno imparato a riconoscerlo). Non ha curriculum né biografia; non ha necessità di protagonismo se non con il pennello stretto in mano (in considerazione dell'azzardo logistico e spaziale delle sue realizzazioni). Solitamente agisce con Ericailcane, con il quale ha dato vita a veri capolavori. A Comacchio si è fatto suggestionare dalla possibilità di occupare gli ampi muri della palestra Fattibello, un immenso foglio bianco ai margini del centro storico. Il murales si specchierà nella Valle, ne colorerà le acque e forse diverrà un simbolo per questa cittadina dai tanti volti.
www.blublu.org
Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti hanno studiato cinema d'animazione e pittura a Urbino e lavorano insieme dal 1995 alla creazione di video e installazioni. Dal 1999 collaborano con la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio. Principali riconoscimenti: Grand Prix de la Ville de Locarno, Videoart Festival 1996: Primo Premio (Urbino memoriale, video dedicato a Paolo Volponi); TTV Performing Arts on Screen, Riccione 2002: Primo Premio (Genesi. From the Museum of Sleep, video tratto dall'opera omonima di Romeo Castellucci). Le loro opere sono state ospitate presso: Museum of Contemporary Art, Chicago; Museo del Louvre, Parigi; Museo d'Arte Moderna, Strasburgo; La Biennale Teatro di Venezia; Central Academy of Fine Arts, Pechino. Attivita' didattica: I.S.A. Scuola del Libro – Accademia di Belle Arti, Urbino.VIDEOGRAFIA Urbino memoriale, 1996; Senza foce 1997; Errante erotico eretico, 1998; Voyage au bout de la nuit, 1999; Genesi. From the museum of sleep, 2000; Le pèlerin de la matière, 2000; Witness, 2001; Petrolio, 2001; Lo specchio (Emergenza limbo), 2002; Spectrography I, 2002; Spectrography II, 2003; A perdifiato, 2004; Melencolia I, 2004; Spectrography III, 2005; Ultima scena, 2005; Ciclo filmico della Tragedia Endogonidia, 2002-2006; Infero, 2007.
www.carloni-franceschetti.it
Artista di casa Bologna, Ericailcane è sicuramente uno dei più originali e interessanti esponenti della scena street italiana: dolce, surreale, sognante, incredibilmente interessante e con una mano superba, ha per anni dipinto le mura del capoluogo emiliano. Ultimamente la sua fama è in forte ascesa e – dopo aver esposto in importanti musei/spazi/iniziative italiane – è stato recentemente adottato anche da Pictures On The Walls, declinazione della mitica galleria londinese Lazarides, madre per artisti quali Banksy, Stanley Donwood e 3D. Ad Illuminati ha presentato estratti dalla sua nuova pubblicazione "Il Buio".
www.ericailcane.org
Ursula Ferrara è, insieme a Gianluigi Toccafondo, la più geniale ed inventiva autrice del cinema d'animazione italiano (e non solo) dei nostri giorni. I suoi film sono stati presentati e premiati nei più prestigiosi festival internazionali (da Annecy a Cannes). Innanzitutto la Ferrara è un'autrice nel senso più pieno del termine: realizza i propri lavori da sola, a mano e in pellicola, esprimendo se stessa, la sua ricca, varia e complessa vita interiore, le suggestioni e le idee che la animano con la massima libertà estetica, riuscendo a comunicare agli spettatori sensazioni di squisita intensità. Nata a Pisa nel 1961, si è diplomata all'Istituto d'Arte di Firenze e vive nella campagna pisana. Dopo aver lavorato come disegnatrice di fumetti erotici, ha esordito nel cinema d'animazione nel 1986 e ha realizzato finora otto brevi, splendidi film. Il suo ultimo lavoro, News, del 2006, è stato selezionato dalla commissione dei critici cinematografici francesi della Semaine de la Critique ed è stato presentato al Festival Internazionale del Cinema di Cannes. Mentre i primi film della Ferrara (Lucidi folli, Congiuntivo futuro, Amore asimmetrico e Come persone) sono caratterizzati da continue metamorfosi oniriche e sensuali, fra le quali trovano spazio una originale rivisitazione dei fondamenti dell'arte contemporanea e un uso espressivo dell'accompagnamento musicale, i lavori successivi (Quasi niente, Cinque stanze, La partita) sanno cogliere e ricomporre brandelli di realtà d'ogni giorno in una sintesi coloristica pastosa, carnale: le immagini sono inglobate in un discorso capace di aderire direttamente alle urgenze dell'esistenza tramite la viva densità delle forme umane impegnate in trasformazioni effettuate sulla base di sguardi e intimi desideri.
Anke Feuchtenberger: Disegnatrice tedesca, vive e lavora ad Amburgo (Germania), è titolare delle prima cattedra di insegnamento del fumetto all'università di Amburgo. Ha pubblicato numerosi fumetti ed altri libri di illustrazione, alcuni tradotti e pubblicati in più paesi. Ha partecipato a diverse mostre collettive in Germania e nell' resto d'Europa (in Italia: „Veeke auf dem Weg zur Kaiserin" Bologna Fiere 2001, Viva Comix, Siena, 2001). Ha illustrato vari saggi sul quotidiano tedesco nazionale Frankfurter Allgemeinen Zeitung. Anke Feuchtenberger ha pubblicato per molti anni le sue storie sulla stampa internazionale e sui maggiori quotidiani tedeschi come "Die Zeit", "Junge Welt", "Süddeutsche Zeitung". Il suo primo libro -una raccolta di storie dal titolo Herzhaft – lebenslänglich- risale al 1993 e negli anni continua a pubblicare da sola o collaborando con la scrittrice Katrin de Vries con la quale realizza, tra gli altri, La puttana P getta il guanto, ultimo libro edito in Italia da galleria D406 e Logos di Modena. Lavora inoltre come illustratrice disegnando manifesti per spettacoli di danza e teatro, e dal 1997 insegna in un corso alla Fachhochschule für Gestaltung di Amburgo. In Italia ha realizzato illustrazioni per "Lo Straniero" mentre un suo libro – Quando muore il mio cane mi faccio una giacca – è stato pubblicato da Galleria D406 e Coconino Press (2005) facendoci conoscere la sua narrazione onirica e frammentata, innocente e spietata al tempo stesso. Le sue opere già ospiti in diversi festival internazionali del fumetto sono state più volte esposte presso la galleria D406 di Modena, dove dal 3 marzo all'8 aprile di quest'anno sono stati presentati diversi lavori inediti e le tavole originali dell'ultimo libro "La puttana p getta il guanto". Per BilBOlbul (Festival internazionale del Fumetto tenutosi a Bologna) l'artista berlinese, in collaborazione con la Galleria Stamperia d'arte Squadro e la galleria D406 di Modena, ha realizzato un'esposizione centrata sulla riproduzione grafica come lavoro di traduzione e di creazione. Un approccio in cui la successione tra le combinazioni multiple dei diversi passaggi serigrafici realizza quell'inesauribilità dell'immaginazione e della sequenza discorsiva nel ritmo cinematografico dell'allestimento. L'associazione tra le immagini sembra rispondere nella sua produzione ad uno stato di sonnambulismo che il lettore deve seguire senza appellarsi alla logica, ricomponendo ogni volta quelle impressioni in bilico tra sensualità, orrore e bizzarria.
www.feuchtenbergerowa.de
Il modenese Lorenzo Fonda (25 anni) inizia la sua carriera come grafico creando t-shirt e tavole da skateboard, per poi passare all'animazione e alla regia. Ha realizzato numerosi lavori in diversi campi, dal web design alle sigle tv, dallo spot al videoclip. Ha collaborato con FABRICA nel dipartimento video, e ha lavorato per aziende importanti come Mtv, Nickelodeon, Nike, Paramount Comedy e Boston Film Festival. Per l'etichetta tedesca Morrmusic ha inoltre realizzato videoclip per artisti come B. Fleischmann (02/00) e Duo 505 (Nochwas). Recentemente insieme a Francesco Bevini ha realizzato l'animazione del video musicale "No one would riot for less" del gruppo americano Bright Eyes i cui 110 disegni originali sono stati esposti nell'estate 2007 presso la galleria D406 di Modena.
www.cerberoleso.it
Francesca Ghermandi: Nata a Bologna nel '64 e cresciuta artisticamente nella scuola bolognese del gruppo Valvoline degli anni '80, è una delle più prolifiche e affascinanti matite del fumetto mondiale. Dall'esordio col quotidiano Reporter (1985) ha pubblicato su numerose riviste e quotidiani tra cui L'Echo del Savanes, Frigidaire, El Vibora, Cyborg, Zero Zero, Dolce Vita, Il Manifesto, L'Unità e Internazionale. Tra i suoi primi libri e serie a fumetti ricordiamo: Hiawata Pete, Helter Skelter, Mondo Gomma, Rebo e Joe Indiana. I più recenti invece: Pastil (Phoenix), Pasticca (Einaudi), Bang (Sins Entido, Seuil), "Un'estate a Tombstone" (Comix e Galleria D406 di Modena) i cui disegni sono stati esposti presso la galleria D406 a Modena nella mostra personale tenutasi nel 2005. Ha realizzato la sigla animata della Biennale del Cinema di Venezia (edizioni 2005/2006). Il suo ultimo libro "Grenuord" pubblicato in miniserie per la Fantagraphics è uscito in Italia da pochi giorni per Coconino Press e verrà presentato presso la galleria D406 di Modena, con esposizione di tavole originali, il giorno 8 ottobre 2007 a partire dalle ore 17 e 30 in occasione della giornata del contemporaneo organizzata da AMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani).
Beatrice Pucci è nata a Cagli 1979 (PU). Nel 1999 consegue il diploma di maturità presso la "Scuola del Libro" di Urbino sez. Cinema d'Animazione. Nel 2001 consegue il diploma di perfezionamento in cinema d'animazione presso la "Scuola del Libro" di Urbino. Lo stesso anno realizza il cortometraggio di animazione "Appunti per un film sulla vecchiaia di Pinocchio" che ottiene numerosi riconoscimenti fra i quali: primo premio concorso video "L'Attimo Fuggente" Mostra del Cinema di Pesaro; primo premio concorso video "Opere Nuove" Festival del corto di Bolzano; primo premio concorso video "Opera Prima" Festival Urbania; primo premio concorso video "Casteggio Cinema" Festival di Casteggio. Dal 2003 al 2007 lavora come disegnatrice in scena allo spettacolo: "Le Cosmicomiche" di Italo Calvino, con la regia di Graziella Galvani e le musiche di Mario Mariani. Nel 2004 realizza il suo secondo cortometraggio di animazione "Vertigine". 2002/2006 consegue il diploma accademico al corso di scenografia teatrale presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino. I suoi disegni sono apparsi su Hamelin e recentemente ha pubblicato le sue illustrazioni sulla rivista "Lo Straniero".
Stefano Ricci è nato nel 1966 a Bologna, vive ad Amburgo. Disegnatore, dal 1985 collabora con la stampa periodica e l'editoria in Italia e all'estero ("Frigidaire", "Per Lui", "Dolce vita", "Avvenimenti", "Linea d'ombra", "il manifesto", "Esquire", "Panorama", "Teléma", "Extra", "Glamour", "HP", "Follow me", "Libération", "LesInrockuptibles", "Internazionale", "Alias", "Lo Straniero", "Télérama", "L'Humanité", "Bang", "la Repubblica", Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Salani, E.Elle, L'Ancora, Carocci, Forum, ecc.). E' del 1989 la sua prima pubblicazione "Dottori" (Metrolibri), alla quale sono seguiti "Ostaggi nello spazio" (Salani, 1994), "Don Giovanni" (Salani, 1995, selezionato alla BIB, Biennale dell'illustrazione di Bratislava), Il magnifico libro del Signor Tutto (E. Elle, 1995) e "Lamioche" (Edition Demoures, 1999). La serie di volumi Depositonero raccoglie pressochè la sua intera produzione grafica (Depositonero, centoventidisegni -Mano ed. e Fréon éd., 1999-, Depositonero/02 -Infinito ed., Fréon éd., e Bries ed., 2002-, Depositonero03 -edizioni Tricromia, Roma- e il più recente Depositonero04 -edizione galleria D406 Modena e Cocconino press Bologna-. Per i fumetti, oltre ad alcune storie brevi, ha pubblicato Tufo, su sceneggiatura di Philippe de Pierpont (Granata Press,1994; "Strapazin", n° 34, 1995; Amok, 1996), selezionato nel 1997 per il XXV Festival di Angoulême. Sempre con Ph. de Pierpont realizza nel 1995 Nina et Lili per il libro collettivo Avoir 20 ans en l'an 2000 (Ed. Autrement; "Mano", n° 1, 1996). Per il mensile "Glamour", su sceneggiatura di Gabriella Giandelli, nasce il progetto di Anita, poi raccolto in volume (Kappa ed. e Fréon éd., 1998; Ed. Sinsentido, 1999; avant-verlag, 2001). Per il libro collettivo Algérie, la douleur et le mal (Amok/BD BOUM, 1998) ha scritto e disegnato Safia Yacef. Su "Black" (n° 1, 2001) e "Bang!"(n.3,2003)è apparsa l'anticipazione del libro a episodi Identikit, su sceneggiatura di Valerio Evangelisti.Souviens-moi , prologo di un libro di prossima pubblicazione, è stato pubblicato in "L'Humanité" (n.18131, 2002). Sempre partendo dal disegno lavora per il teatro: collaborando a Bologna con il Teatro Testoni, la Compagnia di Leo De Berardinis, il Teatro della Polvere, la Compagnia Modica Manchisi, il Centro di Promozione Teatrale 'La Soffitta' (di cui ha reealizzato il logo); per la danza: dal 1996 è l'autore di tutti i materiali di accompagnamento ai progetti di Raffaella Girdano e dal la Compagnia Abbondanza Bertoni; e il cinema: con Mario Martone e Giovanni Maderna. Dal 1994 firma progetti di immagine coordinata e di collane editoriali per le quali è stato selezionato sull'ADI, Design Index 2000, e per il premio Compasso d'Oro 2001. Con Giovanna Anceschi dal 1995 cura la collana di Edizioni Grafiche di Squadro (Bologna); e nel 1996 insieme fondano la rivista "MANO fumetti scritti disegni". Dal 2003 è direttore artistico di "Bianco e nero" rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. E' docente del corso di fumetto e grafica contemporanea al D.A.M.S. Gorizia, Università degli Studi di Udine, ed insegna disegno all'Università delle Arti Applicate di Amburgo. Collabora dall'anno 2002 con la galleria D406 di Modena dove ha tenuto la sua ultima personale italiana nel 2006. Ed è dello stesso anno la collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione di Modena per la quale ha realizzato diversi disegni per la promozione dei teatri cittadini (Teatro delle Passioni, Teatro Storchi e Vie dei Festivals). Si ricorda infine la collaborazione di quest'anno con la Biblioteca Delfini di Modena per la quale ha realizzato "otto disegni per un bestiario delfiniano" in occasione della celebrazione del centenario della nascita dello scrittore modenese Antonio Delfini.
Gianluigi Toccafondo, nato a San Marino nel 1965, si è diplomato all'Istituto d'Arte di Urbino. Attualmente vive e lavora fra Milano e le colline bolognesi. Oltre a diversi cortometraggi ("La coda", 1989, 2 minuti, pellicola 35mm; "La Pista", 1991, 2 minuti, pellicola 35mm; "La pista del maiale", 1992 3 minuti e 20 sec. 16mm e 35mm; "Le criminel", 1993, 5 minuti, pellicola 35mm; "Pinocchio", 1999, 7 minuti, pellicola 35mm; la Biennale di Venezia, 1999, 1 minuto, pellicola 35mm; "Essere morti o essere vivi è la stessa cosa", 2000, 4 min, pellicola 35mm; "La piccola Russia", 2004, 16 minuti) ha realizzato sigle per trasmissioni televisive ed ha esposto i suoi lavori in numerose mostre in Italia e all'estero. Tra le sigle e gli spot televisivi si ricordano: "More Cinema More Europa", sigla destinata al circuito delle sale cinematografiche europee; "Tunnel" sigla RAI 3, durata 2 minuti; "RAI di tutto di piu'", 2×15 secondi; "Sambuca Molinari", regia di Pietro Follini; "Woman Finding Love", Levis Jeans for woman, durata 30 secondi; spot I bambini e la tv", casa delle arti e del gioco di Mario Lodi-Arcinova, 30 secondi; "Carosello", sigla con Elio e le storie tese, RAI 2, programma di Marco Giusti e Tatti Sanguineti; "Pier Paolo Pasolini un poeta scomodo", sigla RAI 2; "Almanacco delle Profezie", sigla con Asia Argento, RAI 2, regia di Marco Giusti; "Dieci Parole al 2000", sigla RAI 3; "Scott Free", Animated Logo, produzione Acme Filmworks ,durata 15 secondi; sigla logo "Fandango", durata 9 secondi; "La Biennale di Venezia", sigla con Asia Argento per la 56° Mostra d'arte cinematografica; spot UNICRI "Tratta delle nigeriane" 30 secondi;SIPARIO DUCALE sigla per la Provincia di Pesaro Urbino durata 6 minuti; "Italia Taglia" sigla Tele+ programma di Tatti Sanguineti; sigla Cineteca Bologna durata 20 secondi. Ha realizzato numerosi libri di disegni pr diverse case edirici. Fra le esposizioni si ricordano: 1996, "Pinocchio", galleria l'Affiche di Milano, Teatro Valle, di Roma, Palazzo delle Papesse di Siena e Space Try di Tokio; 2001 Bordello, serigrafie, galleria Squadro ,Bologna; Essere morti o essere vivi… galleria Infinito L.T.D. Torino La Sposa, serigrafie, Space Try,Tokio. 2003 galleria Rosini RM12,Rimini; "Disegni per il teatro", galleria D406, Modena; 2006, "Il Calabrone assassino", galleria Il Segno, Roma. Suoi disegni sono stati pubblicati da Fandango, Einaudi, Mondadori, Little More, Giunti, Pulcinoelefante, Salani, Feltrinelli, Frassinelli. Nel 2000 inizia la collaborazione per le copertine di Fandango Libri che prosegue tuttora. Ha collaborato con le riviste: Linea d'ombra, Lo Straniero, Internazionale, Mano, Abitare, Teléma, Macramè, Diario.
D406
La galleria D406, ubicata in un palazzo settecentesco del centro storico della città, è nata nel dicembre 2002 dalla passione per l'arte di un gruppo di amici e rivolge il proprio interesse principalmente verso il disegno contemporaneo e la fotografia. Da allora si sono susseguite mostre personali dei disegnatori Stefano Ricci, Anke Feuchtenberger, Michela Lorenzi, Gianluigi Toccafondo, José Muñoz, Lorenzo Mattotti, Francesca Ghermandi, Carlo Cremaschi, Giovanna Caimmi, Simone Pellegrini, Danijel Zezelj, Lorenzo Fonda, Francesco Bevini, Francesco Manenti, Davide Pradelli, Daniela Alfarano, e dei fotografi Fabrizio Orsi, Rocco Bizzarri, Rolando Paolo Guerzoni, Paolo Focherini Coizzi. Nell'estate del 2003, è stata organizzata una rassegna internazionale di cinema d'animazione e in alcune collettive sono stati esposti lavori di Giovanni Manfredini, Yumi Karasumaru, Arnold Mario Dall'O, Carlo Bordone, Fabrizio Loschi. La galleria pubblica e distribuisce in tutta Europa libri dei propri artisti. Si ricordano: "Anche una zebra in mezzo agli uomini, disegni per il teatro" (2004) di Gianluigi Toccafondo; "Stanze" di Lorenzo Mattotti (2005); "Un'estate a Tombstone" di Francesca Ghermandi (2005); "Depositonero04" (2006) di Stefano Ricci; "Quando muore il mio cane mi faccio una giacca" (2006) e "La Puttana P getta il guanto" (2007) di Anke Feuchtenberger; "Leggeri come senza" di Carlo Cremaschi (2006); "Fovee" (2007) di Simone Pellegrini. In programma per fine anno 2007 una mostra personale di Giovanni Manfredini.
Inaugurazione: venerdì 14 ore 18.30
La mostra resterà aperta fino al 28 ottobre 2007 con i seguenti orari: martedì 10,30-13;mercoledì 16,30-20; giovedì 10,30-13; venerdì 16,30-20 e 21-23; sabato ore 10,30-13 e16,30-20; domenica 16,30-20
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