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Mettere in dubbio la retorica dell’innovazione non significa certo mettere in discussione l’importanza e il ruolo dell’innovazione nell’economia e nella società contemporanea. Significa, al contrario, riconoscere la sua importanza non solo dal punto di vista strumentale e funzionale, ma culturale in senso lato. […] Il primo passo verso una cultura dell’innovazione è dunque adottare una nozione ampia di innovazione, che non sia limitata all’introduzione di un nuovo artefatto tecnologico. Un’innovazione è una combinazione di elementi tecnologici, sociali, politici e culturali. In una tale prospettiva, una riflessione sulla responsabilità nell’innovazione non rischia di spegnersi – come invece era tipico della retorica tradizionale della responsabilità – nell’attribuzione o meno di “colpa” a un soggetto individuale o collettivo specifico. Una cultura dell’innovazione deve sgombrare il campo anche da quell’illusione in cui la retorica dell’innovazione e quella della responsabilità trovano un comodo sostegno: la neutralità dell’innovazione. Per la prima, l’innovazione è sempre neutrale (è la società che ne può fare un uso “buono” o “cattivo”); per la seconda, ci sono innovatori e utilizzatori di innovazione “buoni e cattivi”. Il carattere ibrido degli oggetti della tecnoscienza contemporanea e degli stessi processi di coproduzione che ne sono alla base contraddice quotidianamente tale illusione di neutralità. L’alternativa a questa retorica illusoria è comprendere che investire in tecnologia e innovazione significa anche costruire e sviluppare una cultura dell’innovazione. Una cultura che sappia comprendere la portata delle innovazioni e le relative trasformazioni; che sappia discuterne e valutarne le implicazioni in modo aperto, critico ed equilibrato, evitando le opposte scorciatoie della chiusura preconcetta e dell’aspettativa miracolistica.(da M. Bucchi, Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita, Milano, Bompiani, 2016, pp. 317-320, 333-345)*
(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)
Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.