Carpentieri legge Montaigne

  • lunedì 08 Maggio 2006 - 21.00
VivaVoce

“La presunzione è la nostra malattia naturale e originaria. La più disastrata e fragile di tutte le creature è l’uomo, ma anche la più orgogliosa. […] Come può conoscere, con lo sforzo della sua intelligenza, i sussulti interiori e segreti degli animali? Da quale paragone tra essi e noi trae quella stupidità che attribuisce loro?
Quando mi diverto con la mia gatta, chi sa se essa non passi il suo tempo con me più di quanto non faccia io con lei? Platone nella sua rappresentazione dell’età dell’oro sotto Saturno, comprende tra i principali vantaggi dell’uomo di allora il dialogo che egli aveva con le bestie, e informandosi e imparando da loro, conosceva le vere qualità e differenze di ciascuna di esse; in questo modo egli acquistava grande sagacia e prudenza, e conduceva la propria vita molto più felicemente di quanto noi saremmo in grado di fare.”

(Michel de Montaigne, Apologia di Raymond Sebond, traduzione Salvatore Obinu, Bompiani, Milano 2004, p. 127)

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