Il Beat è stato innanzitutto un fenomeno musicale, ma è riuscito a diffondersi nella società italiana, come in gran parte del mondo, sino a trasformarsi in un vero e proprio fenomeno di costume, uno stile di vita – fatto di acconciature, abbigliamento, ecc. – che ha caratterizzato gli anni ’60 sino alle soglie di un diverso modo di identificarsi e riconoscersi dei giovani: l’impegno politico che nasce nel 1968.
La mostra, curata da Roberto Festi, con la collaborazione di Italo Gnocchi, collezionista, titolare della On Sale Musict e prestatore dei pezzi più pregiati, presenta gli oggetti che hanno caratterizzato quegli anni: copertine di dischi 45 giri e LP (tra cui diverse rarità), fotografie, manifesti, riviste musicali e giovanili, cartoline e spartiti di artisti quali, tra gli altri, Equipe 84, I New Dada, I Corvi, I Nuovi Angeli, I Dik Dik, I Quelli, I Giganti, I Camaleonti, I Pooh, The Rokes, Caterina Caselli e Gli Amici, Gianni Pettenati, Ricky Gianco, Riki Maiocchi, Lucio Battisti, Patty Pravo.
Presso la Sala Ex Poste, inoltre, fino al 6 ottobre, sarà aperta una sezione speciale della mostra, curata da Luciana Nora e Mario Bizzoccoli del Comune di Carpi, dedicata al fenomeno Beat in ambito locale, con particolare riferimento all’abbigliamento, all’oggettistica e alla tappa carpigiana del Cantagiro 1967.
Visite guidate: 20, 21 e 22 settembre 2002 ore 17.00, a cura di Odoardo Semellini.
Dal 26 settembre al 27 ottobre: giovedì, sabato e festivi ore 10.00 – 12.30 e 15.30 – 19.00; visite guidate su richiesta per gruppi e scolaresche.