Costituzione. Storia e teoria di un'esperienza politica

Ciclo di lezioni, ottobre - dicembre 2010


Sul terreno della filosofia politica, del diritto e delle scienze sociali con il concetto di «costituzione» si intende generalmente la norma fondamentale dello Stato che costituisce una forma di garanzia e di promozione delle libertà grazie alla limitazione e alla separazione dei poteri attraverso la legge: in quest’ottica, per impedire la realizzazione di un potere assoluto, ogni Stato necessita di una costituzione scritta, cioè di un complesso di norme che garantiscano gli ordinamenti e le procedure e che favoriscano la tutela dei diritti all’interno dei rapporti giuridico-istituzionali. Accanto a questo significato tipicamente moderno della costituzione, ne esistono tuttavia altri che rimandano a una concezione "organica" dell’unità politica, cioè a un insieme di principi, pratiche e credenze comuni e condivise all’interno di una società politica. Tra questi significati possiamo ricordarne almeno due, distinti ma complementari: l’atto della fondazione (o dell’istituire) e l’insieme delle qualità, proprietà e condizioni del corpo politico. Tali significati non possono esser disgiunti l’uno dall’altro. Se anche fosse possibile analizzare separatamente la loro scansione temporale – l’atto della fondazione, l’insieme delle qualità, il complesso delle norme procedurali di una società politica – tuttavia non sarebbe possibile pensare, per esempio, un’unione tra principi politici e norme giuridiche di diversa estrazione culturale. In questa prospettiva la costituzione si avvicina a designare l’idea classica di «regime politico», cioè quell’insieme di proprietà che – anche attraverso un attento processo educativo – trasformano un territorio e l’insieme dei suoi abitanti in un corpo politico dotato di un comune ordinamento concreto: infatti, nel pensiero filosofico dei classici greci, l’idea di politeia non significa «costituzione» nello specifico senso giuridico del termine, perché rinvia anche a una determinata forma di vita associata in cui esiste una sfera pubblica distinta, e per certi aspetti superiore, rispetto alla sfera privata. Nelle interpretazioni classiche della costituzione intesa come ordinamento, come «anima della città», ciò che è comune risulta essere prioritario rispetto a ciò che è privato; al contrario, le interpretazioni moderne, di impianto liberal-democratico, hanno privilegiato la tutela delle libertà e dei diritti di fronte alle pretese dei poteri assoluti. Tuttavia, una volta affermata la centralità delle rivendicazioni dei diritti individuali, è necessario considerare che il sé, per realizzarsi compiutamente, non può essere concepito in forma esclusivamente atomistica e narcisistica ma ha bisogno di crescere in uno spazio pubblico che favorisca la partecipazione dei cittadini al governo della res publica, tanto da riaprire nuovamente la dialettica tra l’«io» e il «noi» con cui si trovano a confrontarsi – anche alla luce delle trasformazioni del tessuto sociale – le società contemporanee.

Queste trasformazioni delle pratiche sociali e della sfera pubblica legate alle nuove forme di vita associata costringono a ripensare radicalmente sia categorie di taglio politologico (quali legge, Stato, diritti, autorità, consenso), sia categorie esplicitamente culturali (quali storia, memoria, tradizione, identità, comunità, corpo politico). Per questo motivo il ciclo di lezioni del Centro Culturale intende proporre una riflessione ad ampio raggio – filosofica, giuridica, sociologica, antropologica – intorno all’idea di costituzione. La riflessione qui avviata sarà ulteriormente sviluppata con le attività (seminari, conferenze, workshop, rappresentazioni artistiche e teatrali) in programma per la primavera 2011: in questa prima parte dei lavori sarà data precedenza, in una prospettiva di lungo periodo, alla discussione dei principali nodi storici e teorici relativi alle diverse concezioni di costituzione, mentre nei lavori programmati per la prossima primavera sarà dato maggiore spazio alle questioni aperte nella vita delle società contemporanee sottoposte, rispetto a quelle del secondo Novecento, a profonde revisioni strutturali causate da fattori di varia natura (tra cui le tensioni economiche legate alla globalizzazione, i mutamenti demografici e le migrazioni, le questioni legate al multiculturalismo, le derive populistiche e cesaristiche della leadership politica, gli effetti della comunicazione di massa, la crisi della rappresentanza politica, le nuove declinazioni della sovranità tra livello regionale, nazionale e sovranazionale). A partire da una ricostruzione delle principali tappe che hanno caratterizzato lo sviluppo delle concezioni di costituzione (il mondo romano, il costituzionalismo moderno, lo Stato-nazione, l’ideale cosmopolitico), il presente ciclo di lezioni intende dunque contribuire ad analizzare il tema «costituzione» non solo nelle sue valenze giuridiche e filosofico-politiche, ma anche nella sua più ampia accezione di «vita in comune» e di «stare insieme» allo scopo di individuare i nodi critici e le prospettive di sviluppo che presiedono alla definizione dei diversi modelli di sfera pubblica nell’età contemporanea e che si condensano, oltre che nelle riflessioni sulla natura della città e sulla ristrutturazione degli spazi urbani, sui confini e sui caratteri della cittadinanza e sulle principali passioni che animano il discorso pubblico: la libertà e la paura.

Riepilogo

Anno accademico
Tema
  • Costituzione
Periodo
Informazioni e contatti
La partecipazione è libera. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell'accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (D.M. 18 luglio 2005). Le lezioni si tengono presso la Fondazione Collegio San Carlo, via San Carlo 5, Modena, tel. 059.421208, fax 059.421260.
cc@fondazionesancarlo.it
www.fondazionesancarlo.it

Conferenze

22/10/2010

Sovranità e cosmopolitismo nella cultura illuministica

Massimo Mori

Centro Culturale

10/11/2010

Tra storia politica e storia culturale

Francesco Tuccari

Centro Culturale

19/11/2010

Per un'antropologia dell'obbedienza

Roberto Escobar

Centro Culturale

26/11/2010

Finzioni di libertà nel capitalismo contemporaneo

Mauro Magatti

Centro Culturale

03/12/2010

Modelli e principi della metropoli postmoderna

Giandomenico Amendola

Centro Culturale