Erving Goffman

Modelli per la storia e la teoria delle culture

Giornate di studio, febbraio - maggio 2000


L’opera di Erving Goffman (1922-1982) ha ormai assunto il peso di un classico nell’ambito della letteratura sociologica, anche grazie alla straordinaria fecondità concettuale e all’alone di stravaganza che circonda il suo metodo d’indagine, sebbene per lungo tempo abbia risentito di una lettura frammentaria che ne ha oscurato il carattere sistematico e la continuità del progetto di ricerca.
L’aspetto forse più rilevante della ricerca goffmaniana è la considerazione del rapporto individuo-società-istituzioni a partire dal tessuto delle interazioni, anche instabili e apparentemente irrilevanti, della vita quotidiana. L’etichetta, le relazioni faccia a faccia, il controllo della postura e della gestualità nel comportamento in pubblico, le convenzioni di apertura e chiusura degli incontri, le forme dell’imbarazzo e della deferenza sono solo alcune di quelle forme labili della socialità che raramente divengono oggetto di indagine sociologica o etnologica, ma che in Goffman, con riferimento costante seppur implicito alla lezione di Durkheim, Simmel, Elias e Schutz, risultano contesto privilegiato per la comprensione dell’agire umano.
Ciò che ne emerge, anche grazie a una rinnovata attenzione per il ruolo del corpo nell’interazione sociale – il tatto, la postura, la prossemica, il linguaggio non verbale – è l’importanza dei “rituali quotidiani” nella costituzione, salvaguardia e riproduzione delle forme sociali. In tal senso, Goffman sviluppa un’analisi che si colloca tra il livello microsociologico e quello macro, mostrando come le forme della socializzazione non si diano esclusivamente secondo modalità individuali o istituzionali, ma nelle relazioni sistematiche quanto irregolari che si esprimono all’interno di gruppi di individui, determinate dal comune riconoscimento del contesto e della situazione.
Alla tradizionale critica del sé sostanziale Goffman sostituisce un’approfondita analisi di un sé contestuale, la cui azione è dettata dalle diverse situazioni, che richiedono comportamenti definiti secondo semplici criteri di adeguatezza e rispondenti ai modelli di osservanza e riproduzione delle regole sociali. Secondo tale prospettiva, Goffman mostra come contesti dell’agire umano tradizionalmente connessi alla decisione razionale o morale possano essere ricondotti nell’ambito dell’azione rituale, dell’assunzione di ruolo e dell’adeguamento alla situazione – frame, footing – operando quel passaggio dall’etica all’etichetta che è diventato identificativo della sua opera.
E’ in quest’ambito che acquista particolare rilevanza la metafora del teatro. La riconduzione dell’esperienza, in quanto interazione rituale, alla scena, ai modelli e ai procedimenti di rappresentazione oltre che alla relazione che si instaura tra attore e pubblico, sottolinea il carattere convenzionale delle “cornici” che aprono e chiudono le situazioni d’interazione e la costruzione sociale del loro senso.
Profondamente legata all’esemplificazione e alla presentazione dei risultati di indagini sul campo, spesso mescolati con informazioni e suggestioni tratte dalla letteratura e dal mondo dei mass-media, l’opera di Goffman comporta tuttavia assunzioni teoriche di grande importanza che rivelano l’intento di giungere a definire gli elementi costanti dell’interazione sociale, al di là delle differenziazioni che li contraddistinguono.
Il progetto poliennale Modelli per la teoria e la storia delle culture proposto dal Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo si propone di saggiare la fecondità dell’analisi di Erving Goffman per il terreno delle scienze della cultura. In cinque incontri verrà approfondita la sua interpretazione delle relazioni sociali – e soprattutto della relazione “faccia a faccia” – come “rituali di interazione” e l’attenzione che ne deriva per lo studio dei comportamenti non verbali, l’espressione corporea degli affetti e la definizione del sé entro “cornici” relazionali e simboliche.

Riepilogo

Anno accademico
Tema
  • Erving Goffman
Periodo
Informazioni e contatti Le lezioni si sono svolte presso la Fondazione Collegio San Carlo, via San Carlo 5, Modena,Tel. 059/421240, fax 059/421260 e-mail: cc@fondazionesancarlo.it, www.fondazionesancarlo.it

Conferenze

23/02/2000

La relazione "faccia a faccia"

Pier Paolo Giglioli

Centro Culturale

03/03/2000

La trattazione microsociologica dei problemi morali

Laura Bovone

Centro Culturale

08/03/2000

La rappresentazione come modello antropologico in Goffman e Turner

Stefano De Matteis

Centro Culturale

05/04/2000

L'analisi dei frames in Erving Goffman

Rocco De Biasi

Centro Culturale