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Il Timeo di Platone costituisce l’atto di nascita, nella cultura occidentale, dell’idea di corpo come struttura unitaria, articolata e funzionante. La comparsa di questa concezione dipende da un’idea altrettanto unitaria e articolata dell’anima – di cui il corpo è strumento – che Platone aveva formulatO nella Repubblica in un quadro concettuale fortemente politicizzato. Nel Timeo, l’anima viene somatizzata, e reciprocamente il corpo ne risulta psicologizzato e di conseguenza a sua volta politicizzato. Le potenti intuizioni platoniche vengono trasformate da Aristotele nel grande edificio scientifico di una anatomo-fisiologia e di una psico-fisiologia, dove anima e corpo risultano aspetti integrati e interagenti dell’organismo vivente. Gli sviluppi scientifici della medicina antica culminano in Galeno in una concezione organicistica e materialistica, che, pur sviluppando elementi platonici e aristotelici, asserisce la totale dipendenza delle funzioni psichiche dallo stato del corpo, facendo così del medico, che ne cura la salute, anche il garante del buono stato dell’anima.
Riferimenti Bibliografici
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