La mostra "Figurine di sapere", organizzata dal Museo della Figurina, è dedicata agli album didattico-enciclopedici pubblicati a partire dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni sessanta, quando collezionare figurine significava per il bambino al contempo giocare e conoscere. La naturale vocazione didattico-enciclopedica di questo piccolo medium cartaceo fin dai suoi esordi nella seconda metà dell'Ottocento, viene ripresa infatti da numerose case editrici negli anni del boom economico e della conseguente lotta all'analfabetismo, con la diffusione di numerosi album di carattere storico, scientifico, geografico, arricchiti da una straordinaria varietà iconografica e di contenuti.
Gli album in mostra
Il catalogo della mostra, edito da Nuova Grafica, oltre ad un ricco corredo di illustrazioni, contiene testi di Roberto Farnè, ordinario di "Didattica generale" all'Università di Bologna, e di Franco Dominianni, collezionista e prestatore dei materiali in mostra.
Il Museo della Figurina, aperto nel dicembre 2006 al terzo piano di Palazzo Santa Margherita, raccoglie le collezioni donate da Giuseppe Panini alla sua città e ne espone una significativa selezione in sei armadi, sei grandi album da sfogliare all'interno dei quali viene ripercorsa l'intera storia della figurina, dagli antecedenti fino alle più moderne tecniche di produzione. Ogni armadio, costituito da una copertina, due pannelli frontali e otto pannelli mobili laterali, corrisponde a un percorso preciso scandito da stampe e oggetti originali, per un totale di circa 2.500 pezzi corredati da un puntuale apparato didascalico.
Il pubblico potrà così scoprire che la figurina è nata nella seconda metà dell'Ottocento come mezzo per reclamizzare negozi o prodotti, che alcuni dei suoi soggetti derivano dalle antiche stampe popolari, che tra le più belle figurine ci sono quelle che pubblicizzano l'estratto di carne o le barrette di cioccolato, che nei pacchetti di sigarette si potevano trovare eleganti cartoncini con foto di attori e consigli per il giardinaggio, che un secolo fa era di moda personalizzare i menu per le grandi cene, che anche una cartina di arance ha la dignità di "figurare" all'interno di un museo e, che, infine, queste piccole stampe hanno unito i continenti più lontani in una singolare enciclopedia del sapere per immagini.
Curatori: Paola Basile e Maria Giovanna Battistini
Un particolare ringraziamento a Franco Dominianni
Produzione e organizzazione: Museo della Figurina e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
La mostra prosegue fino al 21 ottobre con i seguenti orari:
Lunedì chiuso
Dal martedì al venerdì 10.30 – 13.00 e 15.00 – 18.00
Sabato, domenica e festivi 10.30 – 18.00