A cura di:
spazio giovani mac’è!
andrea saltini & gruppo kobaiashy
Grafica e visual fx: Massimo Romagnoli
Artisti invitati:
installazioni: Lino Budano e Silvia Manazza
pittura: Anders Christian Pedersen, Rivkah Hetherington, Fabio Valentini
fotografia: Nicola Mastroianni
Umberto Giorgione (Benevento, 1956) vive e lavora a Modena. Avvicinatosi in un primo tempo alla pittura, da qualche anno lavora nel mondo del design, della moda e del teatro.
Elisa Frascà (Parma, 1966) dal 1990 ha partecipato a laboratori teatrali guidati da affermati registi, recitando in spettacoli di Ramuz, L. Esposito, G. Moleri, C. Ronconi, E. Vargas, A. Cirigliano. Ha collabora a stages formativi tenuti presso il Teatro Stabile di Parma e presso l’Associazione Oltre Le Mura di Lucca e ha partecipato a diversi seminari sotto la guida di registi quali B. Stori, P. Stein, E. Barba. Collabora alle attività del Teatro Tocco di Parma quale attrice e regista.
Francesca Grazioli (voce) e Mattia Tarabini (chitarra e campioni) fanno parte della Compagnia pazienza. Gli autori allestiranno una performance attraverso musica e letture di testi scelti sul tema dei “sensi”, della durata di circa 15-20 minuti.
Lo spettacolo L’ultimo Dio, che si svolge in una sala completamente buia, si articola su due piani, quello delle parole, dette e interpretate da Emidio Clementi, scrittore e voce narrante dei Massimo Volume prima e di El Muniria poi, e quello dei suoni, portati on stage da Massimo Carozzi, Dj che accompagna la lettura di Clementi con suoni e rumori. La lettura segue i percorsi incrociati di due biografie, quella di “Primo Dio” di Manuel Carnevali e quella di “L’ultimo Dio” dello stesso Clementi.
Emidio Clementi è scrittore e musicista. Per oltre dieci anni è stato leader dei Massimo Volume, con cui ha pubblicato cinque dischi: Stanze (Underground rec, 1993), Lungo i bordi (Wea, 1995), Da Qui (Mescal, 1997), Club Privé (Mescal, 1999) e Almost Blue (Cecchi Gori, 2001), finalista al premio Nastro d’Argento come miglior colonna sonora dell’anno. Con il nuovo progetto El-Muniria, ha appena pubblicato l’album /Stanza 218/ (Homesleep records). Come scrittore ha esordito nel 1997 con la raccolta di racconti Gara di Resistenza (Gamberetti editrice). Del 1999 il suo primo romanzo, Il tempo di Prima (Derive Approdi editore). Nel 2001 ha pubblicato La notte del Fratello (Fazi editore) e, ad aprile di quest’anno, L’ultimo dio, sempre per la Fazi. Da anni porta in scena reading tratti dai suoi lavori letterari; collabora con diverse riviste e quotidiani, quali L’Unità, Musica di Repubblica, Rolling Stone, Il Mucchio Selvaggio, Write Up, Hot.
Francesco Arena (regista) e Samantha Stella (danzatrice moderna)
Corpicrudi e’ un progetto composto da episodi seriali ambientati nei differenti spazi della casa di Samantha Stella attraverso un uso del tutto libero di diversi supporti del linguaggio visivo, performativo e sonoro. Viene presentato un episodio per ogni ambiente/tipologia di arredo di una casa ideale fornita di telecamere fisse e mobili, attingendo direttamente dal format dei reality shows. Si tratta di una serie di eventi performati live, proposti nelle immagini video, o nati dall’interazione tra le due situazioni; ogni ambiente è come un’installazione caratterizzata da pochi elementi in un sottile equilibrio estetico/stilistico che contribuisce all’univocità dell’intero progetto.
Una casa oggettivamente proposta da Corpicrudi e soggettivamente interpretata da Francesco Arena: oggetti, corpi, immagini, colori, a comporre ogni ambiente abitato da Samantha Stella. Diverse visioni, offerte dalle multiple immagini delle riprese video e fotografiche, sono integrate da rumori e musica electro, linguaggio sonoro che accompagna l’intero progetto, grazie alla collaborazione con MASS_PROD che cura la sezione audio/musicale dei progetti di Corpicrudi. Corpicrudi sono Samantha Cavagnaro e Sergio Frazzingaro. Sviluppano progetti performativi, visivi e sonori grazie anche alla collaborazione con MASS_PROD, alias Martino Marini, che ne cura la sezione musicale. Elaborano un proprio linguaggio, fatto prevalentemente di videoclip, moda e musica electro, legato all’uso del corpo. Dal 2003 presentano i propri progetti in teatri, festival di performance e arti contaminate, musei, università, fashion stores, rassegne musicali, fotografiche e video, sia in Italia che all’estero. Nel 2004 nasce il samantha stella project, formato da diverse sezioni scomponibili e componibili tra loro, inclusive di parti video, di azioni performative live, di installazioni, di sonorizzazioni e live-set elettronici, sviluppate attorno alla figura di Samantha Stella.
Il progetto vede la partecipazione, accanto al regista Francesco Arena e a Samantha e Sergio di Corpicrudi, di performers quali Martino Marini e Barbara Aiello.
Andrea Saltini e Gruppo Kobaiashy
Maestro Vilmer Venturi Degli Esposti ( piano)
Jacopo bossoli (batteria e percussioni)
Maestro Enrico Pasini ( tromba e samplers)
Simone Mambrini ( basso ed effect)
Daniele Rossi ( violoncello, chitarra effect)
Andrea Saltini ( voce e teremit)
Elena Sala ( performer e voce)
Gianluc Ferrari (batteria e samplers)
Massimo Romagnoli ( live video effects)
La performance si sviluppa attraverso l’interazione con il video di 32 minuti della regista turca Lieneke Anja Honbuchler.
Andrea Saltini (Carpi, 1974), attore e pittore, ha esposto in numerose città italiane e straniere, tra le quali: Bologna Barcellona, Parma, Nizza, Milano, Bolzano.
Lieneke Anja Honbuchler ha iniziato il proprio lavoro artistico con la pittura per poi estendere la sua ricerca al video. Dal 2000 collabora con il collettivo Addict Power: inspiration for creative minds. Recentemente ha conseguito una seconda Laurea alla Slade School of Fine Arts di Londra portando come tesi un progetto di video arte dal titolo Theory of flight, già prodotto e coperto da diritti, che verrà distribuito in Turchia e Germania, da cui è stato tratto il promo video proiettato all’interno della mostra No fly zone. La sua tesi l’ha portata a girare per l’Europa concludendo il suo viaggio tra Bologna e Firenze, dove ha raccolto un numero considerevole di collaboratori al progetto. Attualmente vive tra Londra e Berlino, si occupa di videoart e di short – documentary.
Lino Budano e Silvia Manazza propongono sculture di luce che, su un gioco di sfondi solitamente usati come quadro di proiezione per videoclip, vogliono rappresentare il disagio dell’uomo contemporaneo tra passato e futuro, tra il desiderio di oltrepassare il confine del conosciuto e la necessità di guardarsi indietro alla ricerca di elementi su cui fondare la propria arte, la propria etica e la propria capacità di sperimentare.
Anders Christian Pedersen (Copenhagen, 1968) vive e lavora a Milano. Il suo lavoro si ispira alle immagini della sua vita, ai film, al teatro, alla storia dell’arte e ai mass-media. I suoi interni sono paesaggi dell’anima dove abitano il sogno, il gioco, la memoria dei ricordi dell’infanzia. Pedersen utilizza molti media e diverse tecniche, dalla pittura al collage, evidenziando l’unità stilistica raggiunta sia per l’equilibrio compositivo e spaziale, che per quello cromatico. Per gentile concessione della galleria Magrorocca di Milano.
Rivkah Hetherington (Londra, 1977) dal gennaio 2000 vive a Bologna grazie ad una borsa di studio dell’Elizabeth Greenshields Foundation, Canada. A partire dal 1998 ha preso parte ad alcune collettive nella Repubblica Ceca, in Inghilterra ed in Italia. Ha all’attivo due personali, Le Vagine in Mostra e Materia Vivente curate da Patrizia Caffiero a Bologna nell’ottobre 2001 e alcune sue opere fanno parte della collezione esposta al Museo In Motion presso S. Pietro in Cero; diapositive dei suoi lavori sono depositate nell’archivio della Women’s Art Library di Londra. Attraverso la libera interpretazione di frame tratti da scene del film Sussurri e grida di Ingmar Bergman l’artista ripropone attraverso il rapporto tra le due sorelle Agnes ed Anna, la sofferenza emotiva del distacco.
Fabio Valentini vive e lavora tra Reggio Emilia e Bologna, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. È la passione, esperienza fondante dell’esistenza, la vera protagonista del suo lavoro poetico: un sentimento inteso non soltanto in senso strettamente erotico ma anche nelle sue componenti più intime e raccolte. Contro la mercificazione del corpo visto come feticcio s’innalzano prepotentemente queste rappresentazioni sanguigne dal sapore evocativo, una sorta di sovversione dei canoni estetici della sensualità imposti dalla società del consumismo, un ritorno ai sensi originari, ad una primordialità estrema, ad una dimensione carnale e cruda.
Nicola Mastroianni vive e lavora a Carpi. Nell’ambito del festivalfilosofia espone una serie di fotografie a colori di vario formato sul tema dei sensi. I lavori sono stati scelti principalmente tra due serie: “pezzi domestici” e “libri”. La fotografia di Nicola Mastroianni spazia nell’esplorazione dell'”attitudine metafisica”, portando avanti e rinnovando il lavoro di altri maestri quali Fontana , Ghirri e Giacometti. Tecnicamente ed esteticamente, la ricerca intende rendere formali strutture e oggetti dalla valenza abitualmente informale e viceversa, insinuando dubbi e sensazioni differenti nello spettatore.