La poesia di Maurizio Cucchi possiede una naturale attitudine a coniugare la linea del realismo di matrice lombarda con la percezione minimalistica degli eventi. La sua è una poetica mondana nel senso di Parini e Carlo Porta, ma anche modernamente di Raymond Carver. Cucchi è naturalmente attratto dal microcosmo delle esistenze frammentate e dalla dimensione bassa e dispersa degli accadimenti. Le sue “Docili presenze accidentali”, come recita un suo verso tratto da “Donna del gioco”(1987), si muovono tra autobiografia e visione onirica degli eventi, tra cruda memoria e impegno etico. La performance toccherà le varie tappe della sua scrittura, rivisitando il tempo storico attraverso quello personale e viceversa, e attraversando la proliferazione, spesso insensata e raramente innocente, di una pluralità di voci assolutamente contemporanee.
William Xerra: Io mento
(Il luogo concettuale dell’arte)
Installazione al neon in Via Fosse e nella Biblioteca del Laboratorio, con proiezione di filmati.
Maurizio Cucchi è nato a Milano, dove vive tuttora, nel 1945. Consulente letterario, pubblicista, traduttore (da Stendhal, Lamartine, Flaubert, Villiers de l’Isle-Adam, Prévert), ha pubblicato varie raccolte di poesia: Il disperso (1976); Le meraviglie dell’acqua (1980), Glenn, Donna del gioco, (1987), La luce del distacco (versi per teatro, 1990), Poesie della fonte (1993), L’ultimo viaggio di Glenn (1999). Nel 2001 è uscito per gli Oscar Mondadori il volume riassuntivo Poesie 1965-2000. Ha curato il Dizionario della poesia italiana (1983) e, con Stefano Giovanardi, l’antologia Poeti italiani del II Novecento, 1945 – 1995 (1996). L’ultima sua raccolta, uscita per Mondadori, è Per un secondo o un secolo (2003).
William Xerra, attivo dagli anni Sessanta, esplora il rapporto tra il segno e lo spazio, partecipando alle ricerche della Neoavanguardia insieme ai poeti Corrado Costa, Antonio Porta, Adriano Spatola. In seguito espone in luoghi sempre più prestigiosi, dalla GAM di Bologna, a Palazzo Grassi, alla XLV Biennale di Venezia del 1993, a Matera, a Padova, in Arabia, fino alla recente personale a Palazzo Magnani di Reggio. Due monografie sulla sua opera sono state curate da Gillo Dorfles e Aldo Tagliaferri. Numerose le pubblicazioni, fra cui All’altra estremità del campo, Geiger, Torino, 1970; Antologia, libro-oggetto con testo di Corrado Costa, Pari Editori & Dispari, Reggio Emilia, 1973; Oltre l’immagine riflettente, Geiger, Torino, 1973; Verifica del miracolo, testo di P. Restany, Scheiwiller, Milano, 1976; Vive, testo di Carlo Arturo Quintavalle, Geiger, Torino, 1976; Percorso rituale nei sassi di Matera, Scheiwiller, Milano, 1979.
Carlo Alberto Sitta è nato a Medolla (MO) nel 1940. Ha praticato la poesia a cominciare dagli anni Sessanta all’interno del Gruppo ’63. Ha pubblicato In/finito, Geiger, Torino, 1968; Magnetodrome, Agentzia, Parigi, 1971; Animazione, Geiger, Parma, 1974; La sesta terra, Società di Poesia, Milano 1985; Il principe errante, Edizioni del Laboratorio, Modena, 1989; L’anima virtuale, Book Editore, Bologna, 2000. Ha collaborato come poeta e critico, fra le altre, alle riviste “Il Verri”, “Nuova Corrente”, “Il caffè”, “Uomini e idee”, “Change”, “Tam Tam”. Ha tradotto dal francese opere di Pierre Albert-Birot, Jean Tardieu, Jaques Henric, Patrick Boumard, Sylvain Auroux. Ha curato numerose antologie di poesia contemporanea e allestito spettacoli di poesia in teatro come autore, regista e interprete. Ha fondato nel 1979 il Laboratorio di Poesia di Modena; nel 1981 la Rivista di poesia “Steve”, che tuttora dirige; nel 2001 il Notiziario on-line “Plurabelle”.
Il Laboratorio di Poesia è una Associazione Culturale che opera senza finalità di lucro per la conoscenza, la produzione e la conservazione della poesia contemporanea. Fondato nel 1979 da Carlo Alberto Sitta, svolge attività in diversi settori: formazione, editoria, teatro, conservazione, esposizioni. Conserva nella propria sede, con apertura al pubblico, una Biblioteca e un Archivio della poesia contemporanea, la biblioteca dell’Istituto “Ferrarini”, fondi vari di storia cittadina.
Pubblica, dal 1981, il semestrale di poesia Steve, la collana I libri di Steve, la lettera elettronica trimestrale “Plurabelle”. Il Laboratorio di Poesia ha organizzato, negli anni, la Biennale Letteratura/Ambiente (1986-2000); la “Vetrina dei Piccoli Editori” (1995-99); spettacoli di poesia, esposizioni, corsi, convegni e seminari.
In occasione del 25° della fondazione, il Laboratorio ha organizzato, nel mese di maggio 2004, il Convegno internazionale “Il Governo della Poesia”.
Ha sede in via Fosse 14, a Modena. Tel 059.236680; Fax 059.281591; Web www.liberando.it; E.mail labpoesiamo@libero.it