Progresso. Storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica

Ciclo di lezioni, ottobre - dicembre 2014



Nata sotto l’impulso della rivoluzione scientifica, l’idea di progresso è diventata uno dei concetti chiave della modernità anche sul piano sociale e politico. Fin dalle sue origini essa appare legata a una concezione del sapere inteso come un processo di accumulazione delle conoscenze continuo e illimitato, attraverso il quale è possibile assoggettare la natura al servizio del benessere umano. L’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecniche conduce inoltre al progresso morale, sociale e politico dell’umanità, tanto che l’uso sistematico della ragione rappresenta un fattore di emancipazione non solo dai pregiudizi e dalla superstizione, ma anche dai poteri autoritari laici ed ecclesiastici. In tal modo la storia universale è interpretata come l’insieme dei progressivi avanzamenti dell’umanità verso la felicità, la libertà, la giustizia e il benessere, verso cioè i principi esaltati dalla Rivoluzione americana e dalla Rivoluzione francese. In questa prospettiva la fiducia nel progresso si caratterizza per una forte componente utopica: la natura umana, perfettibile in modo continuo, deve operare nella storia guardando alla società ideale come a un modello desiderabile e attuabile grazie all’azione umana.
Ma l’idea di progresso non è esente da ambiguità e contraddizioni. Già a metà Ottocento, di fronte alla rapidità dei cambiamenti prodotti dalla società industriale, l’ottimismo illuministico e positivistico cede gradualmente il passo a una visione critica della mitologia del progresso. L’esito della modernità appare a molti come un progresso quantitativo, ma non qualitativo: alla produzione dei beni materiali su larga scala non corrisponde affatto una crescita della moralità, della cultura e della felicità. Ecco perciò che sul finire del secolo si scorgono in seno alla stessa civiltà occidentale i segni del declino e della decadenza, preludio di un tramonto che appare ormai inevitabile. L’idea moderna di progresso, pensata come perfezionamento delle condizioni materiali e spirituali dell’esistenza umana, viene messa ancor più radicalmente in discussione nel corso del Novecento. Le tragedie che accompagnano il ventesimo secolo – dalle guerre mondiali ai problemi ambientali, dai totalitarismi al pericolo atomico – segnano, infatti, un punto di non ritorno, aprendo definitivamente la strada alla disillusione. A una considerazione unitaria e universalistica del progresso – in cui si integrano in modo armonico scienza, etica e politica – si sostituisce la consapevolezza delle contraddizioni legate all’utilizzo della tecnica, rivelatasi tendenzialmente autonoma dall’interrogazione morale rispetto alle capacità e alle finalità del suo operare. La valorizzazione della ragione calcolante, con cui si è aperta l’età moderna, si tramuta nel suo contrario, nell’immagine cioè di un essere umano asservito alla macchina. A partire dalla seconda metà del Novecento emergono dunque chiaramente i problemi insiti nei modelli stessi di sviluppo, fino a giungere a un clima diffuso di sfiducia nei confronti delle ideologie del benessere e della crescita. Il panorama culturale intorno alla questione del progresso non è però descrivibile solo a tinte fosche, visto che numerose sono le questioni sociali e politiche – dall’emancipazione femminile ai diritti umani e al welfare state – che intervengono a risollevare l’idea di progresso nel secondo Novecento, affrancandola così dalle derive univocamente distopiche.
La finalità principale del ciclo di lezioni del Centro Culturale della Fondazione San Carlo consiste nell’affrontare l’interpretazione del concetto di progresso sia in una prospettiva storica, sia in riferimento alla comprensione delle dinamiche sociali, politiche e scientifiche del mondo contemporaneo. Nella prima parte dei lavori – svolta attraverso il ciclo di lezioni dell’autunno 2014 – sarà data precedenza, in una prospettiva di lungo periodo, alla discussione dei principali nodi storici e teorici relativi alle diverse concezioni del progresso, mentre nelle attività programmate per il 2015 sarà dato maggiore spazio alle questioni relative all’organizzazione delle società contemporanee. La modernizzazione ha generato, infatti, processi e sistemi sociali di complessità tale da risultare spesso ambivalenti e difficilmente controllabili: per questo è quanto mai opportuna una loro analisi interdisciplinare e scevra da presupposti ideologici. Le questioni aperte alla discussione sono dunque numerose e importanti. Le scienze contemporanee, e in particolare le biotecnologie, hanno posto nuovi interrogativi sul rapporto tra sviluppo tecnico e riflessione morale, mentre le ricerche sull’origine dell’umanità hanno smentito l’equivalenza tra evoluzione e progresso, imponendo un radicale ripensamento del posto dell’umano nella natura. L’impiego sempre più massiccio degli strumenti informatici e digitali, infine, sta rivelando il proprio carattere ambiguo: se da un lato un loro uso consapevole sembra offrire l’opportunità per lo sviluppo di nuove e più funzionali forme di organizzazione territoriale, attente alla qualità della vita dei cittadini e al rispetto dell’ambiente, dall’altro lato esse rischiano di modificare i presupposti tradizionali della rappresentanza delle democrazie occidentali in modi ancora non del tutto prevedibili.

Riepilogo

Anno accademico
Tema
  • Progresso
Periodo
Informazioni e contatti La partecipazione è libera. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell'accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005). Le lezioni si tengono presso la Fondazione Collegio San Carlo, via San Carlo 5, Modena, tel. 059.421240, fax 059.421260, cc@fondazionesancarlo.it.

Le conferenze del ciclo Progresso saranno trasmesse in diretta web sul sito
www.fondazionesancarlo.it

Conferenze

03/10/2014

Riflessioni epistemologiche sull'ambivalenza della modernità

Mauro Ceruti

Centro Culturale

10/10/2014

Rivoluzione scientifica e illuminismo nell'Europa moderna

Vincenzo Ferrone

Centro Culturale

24/10/2014

L'idea di progresso tra illuminismo e marxismo

Stefano Petrucciani

Centro Culturale

07/11/2014

I totalitarismi e le disillusioni della politica nel Novecento

David Bidussa

Centro Culturale

14/11/2014

Il caso della storia naturale dell'uomo

Giorgio Manzi

Centro Culturale

28/11/2014

Quale progresso?

Roberto Masiero

Centro Culturale

05/12/2014

Le metamorfosi dei sistemi politici contemporanei

Nadia Urbinati

Centro Culturale