Diritti alla vita. Comunità religiose e bioetica in Europa

Le frontiere dell'Europa

Seminario di cultura europea, marzo - aprile 2003


Il futuro dell’identità e della democrazia europea passa per i dibattiti sulla vita, sia perché essi implicano conseguenze significative sui diritti di cittadinanza sia perché, dovendo misurarsi con lo sviluppo delle biotecnologie e quindi con l’emergere di nuovi dilemmi etici, le appartenenze religiose sono chiamate a nuove sfide che le collocano con rilievo crescente all’interno della sfera pubblica. Gli scenari prospettati dall’evoluzione tecnologica sembrano infatti incidere sull’autonomia morale dei singoli, lasciando intravedere un futuro di manipolazioni della vita, a scopi tanto terapeutici quanto eugenetici, che potrebbe costringere a una ridefinizione della nostra libertà di scelta. I dilemmi bioetici intorno ai limiti di intervento umano sulla natura e alla custodia della vita come principio sacrale investono dunque l’intera sfera della costruzione della soggettività. Il ritmo incalzante di tali trasformazioni richiede una riflessione responsabile sui rapporti tra politica, morale, tecnologia e identità religiose al fine di consolidare una ragione pubblica pluralistica che permetta il riconoscimento reciproco tra cittadini e comunità anche in disaccordo su princìpi morali fondamentali. Privilegiando un approccio multidisciplinare e comparativo, il seminario intende pertanto offrire elementi di conoscenza e di riflessione sulle opzioni teologiche, etiche e giuridiche mediante le quali i gruppi religiosi stanno contribuendo allo svolgimento di un dibattito pubblico europeo sulle questioni bioetiche.
Impulso alla discussione giunge dal campo biogiuridico fissato dagli articoli 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, dove vengono formulati i princìpi attinenti al diritto alla vita degli individui e alla tutela della loro integrità fisica e psichica e dove viene fatto espresso divieto delle pratiche eugenetiche e della clonazione riproduttiva. A fronte di tali principi di comune consenso, non sfugge a chi osservi la politica europea in materia di bioetica quanto differenziate siano le situazioni legislative dei diversi Stati membri e gli orientamenti dell’opinione pubblica all’interno di essi. Tale difformità è evidente anche nel caso degli apporti delle varie comunità religiose, di cui il seminario cercherà di restituire i quadri teologici e gli orientamenti etici che configurano le loro prese di posizione su singole questioni specifiche. Nell’articolata realtà europea le chiese e le comunità religiose presentano infatti peculiarità sia confessionali sia di aree geoculturali, evidenti per esempio nella diversa relazione tra dettato ecclesiastico e sfera pubblica che caratterizza l’Europa settentrionale o la realtà italiana. Sondando lo stato della discussione su questioni cruciali quali la fecondazione artificiale, l’uso di embrioni e l’eutanasia, emergerà come vi siano posizioni religiose, sia cattoliche sia protestanti, pienamente integrate nel contesto di un dibattito pluralistico e fondato sulla politica del riconoscimento, ma anche come le chiese europee, per esempio nel caso del Magistero vaticano, non rinuncino a formulare rigorose etiche imperative ancorate a specifiche definizioni di “persona” e di “vita”.
Spazio di eredità religiosa e culturale cristiana, l’Europa è peraltro divenuta irreversibilmente un territorio multiculturale nel quale sono insediate comunità religiose di diversa tradizione. Il seminario cercherà di tracciare almeno il quadro variegato che caratterizza le comunità islamiche, continuamente impegnate nell’adeguamento al contesto legislativo e costituzionale dell’Unione e nella difficile mediazione tra istanze della legge, vita religiosa e saperi tecnico-scientifici che fa della bioetica uno dei terreni più significativi, e per molti versi sorprendenti, della sua “modernità”.
Per indagare la dimensione multireligiosa dei dibattiti bioetici, verrà segnalata, infine, la necessità di oltrepassare le technicalities dei saperi naturalistici, giuridici ed etici, entro i quali le questioni inerenti alla vita e al suo significato vengono ridotte alla loro medicalizzazione, per ricondurre la discussione su un piano culturale nel quale le concezioni teologiche e filosofiche della natura e della vita giocano un ruolo fondamentale. È a questa matrice del discorso bioetico che il presente seminario di studio guarda come al suo terreno di lavoro.

Riepilogo

Anno accademico
Tema
  • Diritti alla vita
Periodo
Informazioni e contatti La partecipazione è libera. Su prenotazione sono resi disponibili saggi, documenti e materiali informativi che permettono l’approfondimento delle singole lezioni. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il seminario è inserito tra le iniziative di aggiornamento insegnanti per l’Anno Scolastico 2002/2003. Le lezioni si tengono presso la Fondazione Collegio San Carlo, via San Carlo 5, Modena Tel. 059/421240, fax 059/421260, csr@fondazionesancarlo.it www.fondazionesancarlo.it

Conferenze

07/03/2003

La questione della vita nella sfera pubblica europea

Gian Enrico Rusconi

Centro Studi Religiosi

21/03/2003

Un quadro comparativo

Alberto Bondolfi

Centro Studi Religiosi

27/03/2003

Posizioni cattoliche nel dibattito bioetico

Marcello Matté

Centro Studi Religiosi

08/04/2003

Il dibattito sulla vita tra i mussulmani europei

Dariusch Atighetchi

Centro Studi Religiosi

28/05/2003

Pluralismo religioso e crisi del paradigma biomedico

Mauro Ceruti

Centro Studi Religiosi